La Stampa, 12 maggio 2016
A noi i meravigliosi tifosi del Frosinone, agli inglesi gli hooligans del West Ham
A fine stagione capitano cose strane. Spiazzanti, persino. Domenica una squadra retrocessa è stata applaudita dai propri tifosi: roba all’inglese, successa invece a Frosinone. Martedì il pullman di chi giocava in trasferta è stato danneggiato da oggetti lanciati da ultrà locali: accade, purtroppo, ogni tanto da noi e invece è toccato al Manchester United prima della sfida con il West Ham. È il mondo che gira al contrario? No, sono eccezioni, che fanno notizia proprio per questo.
Eccezioni o tendenze?
Meglio che il calcio italiano non s’illuda troppo. D’altra parte, il Palermo appena un mese fa ha ricordato cosa può capitare a chi scende in B (incidenti sugli spalti, partita sospesa). Analogamente, è il caso di andarci piano con l’annunciare un nuovo allarme-hooligans. Giusto preoccuparsi, ma da qui a paventare un ritorno al terribile passato ne passa. Anche perché non è vero che dopo la storica riforma Thatcher attorno agli stadi del Regno Unito ci sia stata solo pace. Gli ultrà del West Ham, ad esempio, furono protagonisti di scontri con gli arcirivali del Millwall nel 2009. E due mesi fa, per il derby con il Tottenham, per timore di incidenti era stata impacchettata la statua dei 4 eroi del Mondiale 1966 che guarda il «Boleyn Ground» degli Hammers. Martedì, invece, Moore, Hurst, Peters e Wilson erano senza protezioni perché non c’è astio contro il Manchester. Da lì, però, sono partiti i proiettili che hanno frantumato i vetri del pullman dei Red Devils. C’era un sacco di gente per la festa che ha pensionato il vecchio stadio del West Ham. Tanti senza biglietto, fuori dai pub a bere. Il bus dei Rossi ha impiegato un’ora per fare gli ultimi cento metri e, nel caos, dagli sfottò s’è passati a quella che ora a Londra chiamano una «vergogna». Quattro agenti feriti e, per ora, zero arresti. Ma ci sono immagini a iosa e qualcuno in tribunale finirà. E tanti allo stadio non metteranno più piede: il West Ham lo ha promesso e lo farà. I daspo inglesi sono molto più seri dei nostri.