ItaliaOggi, 11 maggio 2016
I tedeschi già rimpiangono i 500 euro, anche se la maggior parte di loro non li ha mai visti
Mario Draghi, der Böse, il cattivo, abolisce il taglio da 500 euro, e a dispiacersi sono soprattutto i tedeschi. Loro amano il contante, ma a cosa serve il taglio da signor Bonaventura, l’eroe del Corriere dei Piccoli, che veniva premiato sempre con un milione di lire, quanto varrebbero appunto 500 euro? Ma Bonaventura sta per compiere 99 anni, e quando lo creò Sergio Tofano nell’ottobre del 1917, nei giorni della disfatta di Caporetto, un milione era una cifra al di là dell’immaginario, diciamo un miliardo di lire.
Perché i tedeschi amano il biglietto color fragola? La maggioranza di loro non l’ha mai visto. Il 56% di tutti i cittadini della zona euro, secondo la Süddeutsche Zeitung, precisa come sempre.
A Berlino mi è capitato un paio di volte. Un turco davanti a me, alla cassa del supermercato, voleva pagare la spesa, una trentina di euro, con il fatidico biglietto. La cassiera non si è scomposta, ha chiamato la direttrice, che ha esaminato la banconota con una speciale macchinetta, e ha dato il resto al cliente. Un’altra volta, dopo una conferenza, per il mio onorario e le spese di viaggio, mi hanno consegnato una busta, che, per educazione, non ho aperto. Invece di un assegno mi sono trovato tre biglietti da 500 euro. Non avendo il coraggio del cliente turco, sono andato alla mia banca. «Kein problem», no problem alla crucca, mi ha rassicurato la cassiera. «Ne accettiamo fino a tre». Mi è andata bene perché le mie tariffe da conferenziere non sono pari a quelle di Gerhard Schröder o Tony Blair.
Non crediate che mi abbiano pagato in contanti per farmi evadere il fisco. Nella busta c’era anche una regolare ricevuta. E l’anno seguente sulla mia conferenza, dedotte le spese, ho pagato le tasse. Non è neanche vero, come leggo di tanto in tanto, che in Germania non si usino le carte di credito. Ci pagano anche il giornalaio. Ma è preferita la Bankcard. A rifiutare la carta di credito sono di solito i ristoratori italiani. E quelli turchi, sempre loro. Se osate pagare qualche oggetto di lusso in contanti, a partire da 2 o 3 mila euro, è probabile che discretamente il negoziante chiami la polizia per un controllo. Il mio benzinaio non accetta neanche banconote da 200. Anche queste non le vedo da parecchi anni.
Una contraddizione apparente. I tedeschi amano il contante perché fin da piccoli sono educati al risparmio, i Deutsche Mark, i marchi tedeschi, in monetine, finivano nel salvadanaio, e poi sullo Sparbuch, il libretto di risparmio. Le carte di credito, che in America distribuiscono anche ai minorenni, qui sono viste sempre come un invito all’indebitamento, al consumo eccessivo. Il denaro è una cosa da trattare con rispetto, e deve dunque essere in metallo o in cartamoneta. Non si può avere rispetto innanzi a un rettangolo di plastica, come davanti a un gettone del Casinò. In altre parole, amano il contante per metterlo da parte, non per dissiparlo.
Quando nel 2002 morì il Deutsche Mark insieme con la lira e il franco e la peseta, se ne dispiacque tra gli altri Klaus Wagenbach, l’editore che ama i nostri libri e li traduce. Warum? gli chiesi. «Perché quando vado in vacanza da voi in Italia, e devo pagare un milione di lire, mi sento milionario. Peccato, non sarà più così». Ad avere tra le mani un milione come il signor Bonaventura oggi sono solo i gangster, i trafficanti di droga, gli evasori fiscali?
Un malavitoso alle prese con 10 milioni di euro in contanti, frutto di un reato, in biglietti da 100 dovrebbe trasportare 92 chili, in banconote da 500 arriva a 22 chili, entro il peso massimo per una valigia da spedire in aereo. Messe una sull’altra, le banconote da 100 formerebbero una pila alta cento metri, calcola sempre il quotidiano di Monaco. Con i 500 euro, appena due metri. Divertente, ma nessun mafioso, se non al cinema, trasporta sacchi di contanti in giro per l’Europa. Il denaro sporco i mafiosi veri lo sanno lavare senza sudare.