la Repubblica, 7 maggio 2016
Mentre il sindaco di Lodi resta in carcere, si arroventa la polemica sulla questione morale nel Pd e sulla riforma della prescrizione
Mentre il gip respinge le richieste di scarcerazione per il sindaco Pd di Lodi Simone Uggetti e per l’avvocato Cristiano Marini, consigliere della Sporting Lodi, la società che avrebbe beneficiato del “bando di gara su misura” imposto dal primo cittadino di Lodi, si arroventa la polemica sulla “questione morale” nel Pd e sulla riforma della prescrizione. Il M5S va all’attacco sugli ultimi casi che coinvolgono gli esponenti del partito di maggioranza. Alessandro Di Battista chiede al vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini di chiarire «la sua posizione in merito all’inchiesta della procura» in relazione all’eredità contabile lasciata al suo successore Uggetti nella gestione delle piscine. Progetti da tempo sotto il faro della Corte dei conti che già un anno fa aveva aperto un fascicolo e mandato la Guardia di finanza in Comune. Il vicepresidente grillino della Camera Luigi Di Maio chiede invece le dimissioni da parlamentare europeo di Renato Soru, condannato due giorni fa per evasione fiscale.
Divampa anche lo scontro sulla prescrizione. Con il presidente dell’Autorità anticorruzione, Raffaele Cantone che ieri mattina aveva dichiarato che «le pene sulla corruzione, già aumentate, vanno bene così». La priorità, ha detto Cantone, è «mettere a regime le norme sulla prescrizione». «Sento qualcuno che dice, dopo il rinvio a giudizio blocchiamo la prescrizione. Ma sono preoccupato di una cosa del genere, lo dico da magistrato e da cittadino».
Dichiarazioni che hanno trovato il plauso del centrodestra e del Ncd ma che in serata sono state precisate dal magistrato. «Non ho mai detto no all’aumento dei termini di prescrizione – ha chiarito Cantone – Anzi, sono favorevole a un allungamento, in particolare per la corruzione. Ho solo detto che ci deve essere un termine ragionevole e che bisogna trovare il modo di fare velocemente i processi». Secondo gli ultimi dati nel primo semestre 2015 sono stati oltre 68mila i procedimenti falciati dalla prescrizione, che vanno ad aggiungersi al totale di circa un milione e mezzo in dieci anni, tra il 2005 e il 2014.
Un rischio che non corre l’indagine della pm della procura di Lodi Laura Siani per la turbativa d’asta sulle piscine di Lodi. Ieri la gip Isabella Ciriaco ha motivato la sua decisione di lasciare in carcere Uggetti e l’avvocato Marini con il rischio persistente di inquinamento delle prove. Il poco tempo trascorso dagli arresti, le ulteriori indagini da compiere come i prossimi interrogatori previsti già per lunedì prossimo, le verifiche da fare sulle memorie dei pc sequestrati, rendono ancora «necessario preservare le indagini» dal «rischio di inquinamento probatorio tuttora esistente». E «nonostante gli interrogatori di garanzia, non sono emersi elementi ulteriori per una misura meno afflittiva del carcere». Anche se, scrive la gip, è venuto ormai meno il pericolo di reiterazione del reato. A Marini, la gip contesta anche «la mancata resipiscenza dei propri errori». Una condotta differente da quella di Uggetti che ha ammesso di aver pilotato la gara anche se «per il bene della città».