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 2016  maggio 09 Lunedì calendario

Che fine ha fatto lo stambecco bianco del Gran Paradiso

C’è una leggenda, anzi il mito dello stambecco bianco che attraversa da secoli la catena alpina. Forse viene dalla terra d’origine di questa maestosa capra, l’Africa. Ma ogni leggenda ha un fondo di verità. E a quella dello stambecco bianco è capitato di rinnovarsi nel secondo millennio. Nel 2007 nasce «Blantset», stambecco albino, in Valle d’Aosta.
La meraviglia della diversità lascia spazio alle cronache, alle foto, ai film. «Blantset» che viene chiamato «Flocon» o «Fiocco di neve» fa il giro del mondo. Dall’impervio pendio di una delle montagne «gemelle» di Aosta, l’Emilius, al mondo intero. Ma ora è scomparso. Da un anno nessuno lo ha più visto sulle rocce dell’Emilius, e da due è svanito dai luoghi dei suoi inverni, nella valle di Grauson, a Cogne, ai confini del Parco del Gran Paradiso.
Scomparsa misteriosa, parte del mito che alimenta altre leggende, molto meno poetiche. C’è chi sospetta la sua cattura e la vendita oltre confine: in Francia o in Svizzera. Paolo Oreiller, dirigente regionale, responsabile anche della fauna selvatica, dice: «La Svizzera? Penso a un equivoco, perché nell’alta valle del Gran San Bernardo, ai confini elvetici, è stato visto uno stambecco dal pelo molto chiaro. Di qui la possibile confusione». A Cogne, il presidente della sezione cacciatori, Albino Gerard, dice: «Sembra che nessuno se ne preoccupi. Avevano fatto di tutto, andarlo a vederlo in elicottero, filmato. Come una celebrità. E adesso? A noi spiace non ci sia più». Due cacciatori sono stati i primi a vederlo nell’estate del 2007. Alessandro Mosquet, poi Mauro Buvet, entrambi di Brissogne, dalla parte opposta ai valloni che salgono da Cogne, verso conche, altipiani e rocce rosse di Emilius e Becca di Nona. Quel capretto candido quanto la neve era apparso, incerto, accanto alla madre in località Blantset. Tra massi grigi e rossastri, su pendii che salgono da uno dei laghi blu di Laures. Un luogo che non ha nulla di bianco, né rocce, né nevai perenni. Il toponimo richiama un nome di famiglia, quella dei Blanchet. «Vedere lì uno stambecco bianco è stata una combinazione incredibile. Un nome, un destino, no? Di qui la mia insistenza nel battezzare l’animale Blantset».
E proprio in quell’estate 2007 vinceva il premio letterario Bancarella Carlo Sgorlon con il suo «Lo stambecco bianco». Nulla a che vedere con «Blantset», storia di Mansur, in fuga dalla guerra in Libano e pronto a tutelare antichi valori, leggende come quelle dello stambecco bianco, appunto. «Blantset», unico stambecco alpino al mondo, pare riassorbito dal mito. Magari ricomparirà. Accadde per il più famoso stambecco del Gran Paradiso, «Sultano», che si affacciò nella valdostana Rhêmes quando aveva 8 anni. «Precipitato da chissà dove», dissero nel 1985. «Sultano» visse 18 anni. Il giorno che morì furono a decine gli animali del suo branco a rendergli omaggio.