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 2016  maggio 06 Venerdì calendario

Troppo basso per fare il pilota. Storie di piccoletti che ce l’hanno fatta e di altri che si sono dovuti reinventare

«È un nanetto, appena un metro e ottanta», sento dire dal commentatore sportivo. Ma la tv trasmette una partita di basket. Se non sei alto due metri o poco meno è difficile diventare un campione. Oggi con il buonismo e il politically correct dilagante si pretende di non discriminare nessuno.
E se qualcuno che non ha il fisico adatto per qualche attività non viene assunto, si viene denunciati come razzisti. Il mitico Zoff, portiere della Nazionale, era alto appunto circa un metro e ottanta. Altri tempi, il calcio è cambiato, e i portieri sono giganteschi ma di rado bravi come Dino che giocò a scopone con il presidente Pertini, dopo aver vinto il titolo di campione del mondo.
Uno dei personaggi reali in un mio libro è il portiere della Juve negli anni 60, Roberto Anzolin. Alto un metro e 67 era amato dai piccoletti meridionali che vedevano in lui una sorta di rivincita. Gli telefonai per chiedergli particolari sulla partita che i suoi bianconeri persero a Torino contro il mio Palermo nel ’62. Un evento per gli immigrati. Davvero lei è alto un metro e 67?, gli chiesi. Si figuri, sono un metro e 83. Perché non fa correggere gli annali del calcio? Ma che m’importa, rise. Non tutti hanno l’ironia di Anzolin, soprannominato «il gatto». Essere definiti diversamente alti non basta.
Una ragazza tedesca ha fatto causa alla Lufthansa perché non le hanno permesso di diventare pilota: troppo piccola, un metro e 61 e mezzo, mentre l’altezza minima è di 1,65. Si escludono anche i giganti: oltre il metro e 98 non entri in cabina di pilotaggio. Giusto, sbagliato? La compagnia vuole selezionare personale all’altezza, in tutti i sensi. La ragazza potrebbe rivolgersi alla Swiss, di proprietà sempre della Lufthansa, dove basta un metro e 60. All’Air Berlin non si precisa l’altezza minima. Alla Klm vanno bene anche un metro e 57. Una portavoce della compagnia spiega che i sedili e i comandi possono essere aggiustati sulle misure del pilota.
Alla Maximilian universität di Monaco hanno stilato una regola che dovrebbe valere per molte professioni e mestieri: «Quella del 5/95», spiega la professoressa di medicina del lavoro, Uta Ochmann, secondo cui si esclude il 5% delle donne più basse dell’altezza media, cioè che arrivino al metro e 55, e gli uomini che siano più alti del restante 95% della popolazione, cioè un metro e 92».
«Un’infermiera piccolina potrebbe avere delle difficoltà a sollevare un paziente pesante», spiega Frau Ochmann. Ma potrebbe vincere una medaglia alle Olimpiadi nella corsa, aggiunge. Un vigile del fuoco nel Baden-Würrtemberg deve essere alto come minimo un metro e 60, nella vicina Baviera almeno uno e 65. Su per giù le stesse misure richieste ai poliziotti. Quelli di Berlino non sono dei giganti anche se l’austriaco e meridionale Adolf Hitler (un metro e 75) vedeva i suoi ariani tutti biondi e giganteschi.
Come è andato a finire il processo della piccoletta contro la Lufthansa? La norma discrimina il 50% delle donne tedesche, che pur sono considerate delle Valchirie da noi italiani, ha sostenuto l’avvocato difensore. E si è preferito giungere a un compromesso. La ragazza non siederà ai comandi di un Airbus, ma ha ricevuto 14.175 euro di indennizzo. Per diventare corazziere, come sognava Renato Rascel, da noi non bastano due metri, ma non mi sembra che qualcuno abbia ancora denunciato il presidente della repubblica per discriminazione.