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 2016  maggio 06 Venerdì calendario

Quell’idea assurda di unire il Sud Tirolo all’Austria

L’idea di unire il Tirolo austriaco e quello italiano, espressa in un’intervista a Repubblica dal capo della destra austriaca Heinz-Christian Strache, è “antistorica” e “assurda” secondo il presidente della Provincia autonomia di Trento, Ugo Rossi. E rischia di riaprire ferite «mai del tutto rimarginate» e curate in questi decenni con una sola parola: autonomia.
Strache chiede un referendum perché il Sud Tirolo possa tornare con l’Austria. Lei cosa ne pensa?
«Al netto della campagna elettorale, vorrei ricordare che la Storia ha fatto un cammino importante, dal 1948 in poi, che oggi non abbiamo bisogno di chiuderci negli Stati nazionali, che possiamo sviluppare le economie oltre i confini. L’idea di confine è anti storica, non può essere risvegliata in questo modo; non si può retrocedere sulla base di paure che scaturiscono dalla crisi dei migranti, che possono essere capite ma che non giustificano una reazione del genere».
La sola discussione non rischia di riaprire ferite tremende?
«Certo, oltretutto sono ferite non totalmente rimarginate. Che in questi decenni abbiamo curato con una sola parola: autonomia. Qui ci sono popoli misti che vivono in armonia. Del resto, chi non è totalmente ignorante sa bene che l’Austria stessa, e prima di essa l’Impero austroungarico, sono sempre stati crogioli di razze e di culture, anche musulmane. Qualcuno dovrebbe ricordarlo a Strache. D’altra parte ci piacerebbe però che in Europa ci fosse un po’ più di condivisione di oneri, sui profughi».
Quanto la preoccupano i lavori in corso al Brennero per predisporre la chiusura del confine?
«Per ora siamo alla propaganda elettorale. Però anche l’Italia deve fare la sua parte. Deve ridurre i tempi per l’esame delle richieste di asilo e adottare i provvedimenti previsti per violazioni gravi, insomma prevedere anche rimpatri, se necessario».
Il candidato alla presidenza della destra haideriana, Hofer, dice che sfrutterà al massimo i poteri che gli concede la costituzione, che effettivamente è molto generosa. Può mandare a casa il governo, tanto per cominciare.
«Sono scenari che ricordano momenti bui. Vorrei che finisse questo modo di affrontare in modo populista ogni questione, è qualcosa che nel Novecento ci ha precipitato in un pozzo scuro».