il Giornale, 5 maggio 2016
Le pagelle dei famosi: la Fallaci era una secchiona, Margherita Hack andava male in matematica
Oriana Fallaci, prima della Rabbia aveva soltanto l’orgoglio. Ma era l’orgoglio della secchiona, un tratto del suo carattere di cui non si hanno tracce nel prosieguo della sua vita, più da bastian contrario che da cocca dei professori, con o senza cattedra.
Tiziano Terzani, prima di scarpinare In Asia, sgobbava sui libri di testo per non essere rimandato a settembre. Onta che invece toccò a Margherita Hack la quale, prima di volare alto per dedicarsi, con un certo successo dobbiamo dire, all’astrofisica, se la cavava male in ginnastica (il che non le impedirà di diventare una campionessa nel salto in alto e in lungo ai Littoriali), e soprattutto con i numeri litigava spesso, al punto da dover «riparare» la sua Matematica insufficiente.
L’unico a restare coerente nella lacuna, portandosela dietro (a fatica, vista la mole) in Senato, in vari ministeri, nel consiglio dei Ministri, oltre che nel salotto buono del giornalismo, il Corriere della Sera, fu Giovanni Spadolini. Flessioni, corse, esercizi alle pertiche e alle parallele proprio non facevano per lui. Tanto che una volta, in pagella, si guadagnò un sonoro «quattro» in educazione fisica. Voto che non sorprende, mentre balza all’occhio eccome il misero «sette» in condotta. Evidentemente da ragazzo era poco... diplomatico, anzi, diciamo pure un vero discolo.
Che cosa hanno in comune questi quattro allievi eccellenti? Sono stati tutti, con alterne fortune, sui banchi del glorioso Liceo classico Galileo di Firenze, e ora i loro rendimenti scolastici vengono riesumati dalla professoressa Antonietta Marini, la quale si è divertita a spulciare, capeggiando un gruppo di lavoro apposito, negli archivi dell’istituto di via dei Martelli. E soddisfando quel sottile e perverso voyeurismo che coglie sempre, in queste occasioni, i non famosi. Forse fece bene un altro big, Stanley Kubrick, a non mettere piede a scuola. Studiava da solo, e il QI superiore alla media era il suo Shining.