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 2016  maggio 04 Mercoledì calendario

Leicester la tollerante. La città è, dopo Londra, la più multiculturale del Regno Unito

Londra Cinquantacinque moschee, 18 templi hindu, 9 gurudwara Sikh, 2 sinagoghe, 2 centri buddhisti. Dei 330.000 abitanti di Leicester, il 45% si definisce «bianco europeo»: la città dove Claudio Ranieri ha realizzato il suo miracolo è, dopo Londra, la più multiculturale del Regno Unito. Le diverse etnie sono integrate al punto che sociologi e politici parlano di «modello Leicester». Vivi e lascia vivere: per gli storici il successo di Leicester ha radici antiche. Durante la guerra civile del diciassettesimo secolo, la cittadina fu una roccaforte di Oliver Cromwell. La tolleranza di oggi esisteva in parte già a quei tempi. I primati continuano. Nel 2008 Leicester divenne la prima città a eleggere una donna asiatica a sindaco, Manjula Sood, un’insegnante emigrata in Inghilterra nel 1970 con il marito, un ingegnere indiano che lavorava per la Marconi. «Pioveva, faceva freddo, la casa era umida, piena di scale, senza moquette e senza riscaldamento. Mi sono detta, e questa è l’Inghilterra?» ricorda. Condizioni che non rallentarono ulteriori ondate di immigrazione, tanto che nel 1972, quando Idi Amin diede alla minoranza asiatica in Uganda 90 giorni per lasciare il Paese, la città di Leicester mise un avviso sul giornale Uganda Argus: «Non venite a Leicester. Migliaia di famiglie aspettano un alloggio, centinaia di bambini non hanno un posto a scuola, i servizi di assistenza sociale e medica sono pieni». L’inserzione ebbe il risultato opposto. Arrivarono 5.000.
Secondo il sindaco in carica, Peter Soulsby, l’immigrazione ha avuto un impatto positivo sulle sorti non solo sociali, ma anche economiche della città. «Negli anni 70 e 80 le grandi fabbriche erano in crisi, stavano cambiando i metodi di produzione e le esigenze. Furono gli immigrati a capire prima degli altri che questa poteva essere un’opportunità, e se oggi vale ancora il vecchio detto Leicester veste il mondo, il merito è della loro intraprendenza».
Belgrave Road, oggi, è soprannominata il miglio d’oro: è un luccichio ininterrotto di incenso, idoli, gioielli e sari. Narborough Road, che per l’ Economist è la strada più multiculturale del Regno Unito, ha negozianti di 22 nazionalità diverse. Non è forse un caso che per il tour del Giubileo del 2012 la regina Elisabetta abbia scelto come prima fermata proprio Leicester.
Città che ha più di una mascotte reale. È anche il luogo dove Riccardo III morì in battaglia nel 1485. I resti furono ritrovati nel 2012 e risepolti, con tutti gli onori, nel 2015. E da allora, si dice, le sorti calcistiche del Leicester sono cambiate.