la Repubblica, 4 maggio 2016
Doina Matei è di nuovo semilibera, almeno fino alla decisione dei giudici
Il Tribunale di sorveglianza di Venezia si è riservato di decidere sulla richiesta di revoca della sospensione della semilibertà per Doina Matei, la donna romena che nel 2007 uccise con una ombrellata in un occhio Vanessa Russo, durante un litigio alla fermata della metro a Roma. Omicidio per il quale la Matei era stata condannata a 16 anni di carcere. Nel corso dell’udienza odierna il Pg, a nome dell’accusa, ha dato il suo nullaosta alla revoca della sospensione decisa dopo che la donna, detenuta nel carcere femminile dalla Giudecca, a Venezia, aveva aperto e postato delle sue foto su un social network mentre era al mare durante le ore di uscita dal carcere per andare a lavorare in una pizzeria come cameriera. «Non sapevo di non poter usare Facebook e l’ho fatto per contattare i miei figli senza urtare alcuna sensibilità. Chiedo scusa, non userò più i social». Questa la giustificazione fornita dalla donna, come poi hanno riferito i suoi avvocati al termine dell’udienza, ai giudici del tribunale di Sorveglianza che ora avranno il compito di decidere se concederle nuovamente la semilibertà.