4 maggio 2016
Arrestato per turbativa d’asta il sindaco di Lodi, Simone Uggetti del Pd • Aboliti per i turchi i visti per entrare in Ue • L’Egitto cercò di spiare il pc di Regeni • La Banca centrale europea potrebbe abolire le banconote da 500 euro • La macchina che si guida da sola • Il luogo della Terra più bersagliato dai fulmini è il lago venezuelano Maracaibo
Uggetti Dopo l’inchiesta che ha toccato il presidente del Pd campano Stefano Graziano, e dopo la polemica tra il presidente dell’Associazione nazionale magistrati Piercamillo Davigo e il premier Matteo Renzi, una nuova bufera scuote il Pd con l’arresto del sindaco di Lodi Simone Uggetti. Quarantadue anni, ex assessore, è considerato un fedelissimo del vicesegretario e portavoce del Pd Lorenzo Guerini. Uggetti è accusato di turbativa d’asta. Tutto nasce da un bando per la gestione di due piscine comunali, un affare da 100 mila euro l’anno. Secondo i pm Uggetti avrebbe cucito la gara su misura in modo da favorire due società amiche, lo Sporting Lodi e la sua «satellite» Wasken che si sono aggiudicate il bando lo scorso 2 aprile. Una turbativa d’asta scoperta solo grazie all’esposto di una dipendente del Comune che ha denunciato di aver subito «pressioni» dal sindaco. In manette anche l’avvocato Cristano Marini, consigliere della municipalizzata Astem e dello Sporting Lodi. Secondo i pm di Lodi sarebbe stato il duo Uggetti-Marini a confezionare requisiti «specifici» per il bando che avrebbero permesso di sbaragliare la concorrenza. Tanto che lo Sporting e la sua «satellite» Wasken hanno vinto la gara con un rilancio di soli 2.500 euro rispetto a una base d’asta (già esigua) di 5 mila. Tra le accuse mosse a Uggetti (subito sospeso) e Marini, definiti dal gip «di personalità negativa e abbietta», anche quella di aver tentato di cancellare le prove dai computer (C. Giu., Cds). [Sull’argomento leggi anche il Fatto del Giorno]
Turchia I turchi avranno pieno diritto di ingresso nel territorio dei Paesi dell’area Schengen con il solo passaporto biometrico a partire da luglio. Manca solo l’annuncio ufficiale dell’esecutivo comunitario, atteso per oggi, ma l’abolizione del regime obbligatorio dei visti tra Ankara e l’Unione europea è cosa già politicamente decisa per il collegio dei commissari. A meno di ripensamenti dell’ultimo minuto il vicepresidente Frans Timmermans e il collega responsabile per l’immigrazione, Dimitris Avramopoulos, presenteranno formalmente la proposta, chiedendo agli Stati membri di sostenerla. L’abolizione dell’obbligo dei visti è una delle condizioni che regola l’accordo tra Ue e repubblica turca per la gestione dei flussi migratori. Vuol dire che l’impegno della Mezzaluna a tenere chiusa la rotta dei Balcani occidentali è legato a quello dell’Europa per una maggiore inclusione del vicino eurasiatico. La Commissione teme che in assenza di chiari segnali politici il partner smetta di stare ai patti riaprendo le via di transito ai richiedenti asilo. Un rischio che si vuole evitare, date anche le rinnovate pulsioni nazionali di controlli alle frontiere interne per altri sei mesi. Da parte di alcuni Paesi europei c’è il timore di un’«ondata» di arrivi dalla Turchia, in particolare dalle zone abitate dai curdi, che entrerebbero non come rifugiati, ma come turisti. Si tratta di 15-20 milioni persone. Ci si attende dunque che oggi la Commissione Ue proponga di far cadere l’obbligo di visti solo per alcune categorie di cittadini turchi, come studenti e uomini d’affari (Bonini, Sta).
Regeni Giulio Regeni era morto da un mese, quando qualcuno utilizzò la sua password per entrare nel profilo Google del giovane ricercatore assassinato al Cairo alla fine del gennaio scorso. Un tentativo fatto quasi certamente dall’Egitto, attraverso un iPad, ma non si sa da chi, né perché. Sicuramente qualcuno venuto a conoscenza della «parola chiave» necessaria a collegarsi a Internet con le credenziali di Giulio, in modo da controllare la sua posta elettronica e forse altri documenti, o operazioni fatte da Regeni prima di essere sequestrato. Particolare che lascia spazio a due possibilità: o la password è stata estratta dal telefonino del ricercatore (sparito con lui e mai ritrovato) dove poteva essere stata memorizzata, oppure è una delle informazioni estorte con le torture inflittegli prima che lo uccidessero. In ogni caso, chi ha effettuato l’accesso deve aver avuto un contatto con Regeni, oltre che un buon motivo per tentare un’intrusione quando il caso era già esploso a livello internazionale. Il nuovo mistero s’è materializzato davanti agli specialisti della polizia e del Ros dei carabinieri che hanno aperto il computer di Giulio — uno dei pochi elementi in loro possesso — alla caccia di qualche spunto d’indagine. Poliziotti e carabinieri si sono rivolti a Google nella speranza di saperne di più su chi può aver compiuto l’operazione, e soprattutto sull’eventuale localizzazione dell’intruso. Se i segreti tecnologici cadranno, si potrà poi chiedere all’Egitto ulteriori accertamenti su chi si nasconde dietro a numeri e codici. Con un punto di partenza: durante lo scambio delle (poche) informazioni avvenuto finora, gli investigatori del Cairo hanno sostenuto di non essere entrati nell’ account di Regeni (Bianconi, Cds).
500 euro La Banca centrale europea potrebbe decidere di abolire oggi bigliettone da 500 euro prediletto dai signori della droga, dai riciclatori di denaro sporco, dalle mafie di ogni angolo del mondo e dai trafficanti di armi. La discussione è ancora sul come, se prevedere una data entro la quale dichiararlo fuori corso o smettere semplicemente di stamparlo, ma nel Consiglio direttivo prevarrebbe la seconda ipotesi, quella insomma di lasciarlo andare ad esaurimento, evitando “traumi” come una vera e propria data di scadenza. Una mossa annunciata mesi fa dal presidente, Mario Draghi, che l’ha motivata così: «È sempre più uno strumento per attività illegali» (Mastrobuoni, Rep).
Guida autonoma 1 Fiat Chrysler e Google hanno firmato un accordo per un programma di sperimentazione di veicoli senza guidatore. L’azienda californiana svilupperà, con la sua tecnologia, il software che gestirà autonomamente la guida, in collaborazione con Fca, che fornirà 100 modelli del suo monovolume «Pacifica», prima ibrida del gruppo, modello sul quale, secondo i tecnici di entrambe le società, sarà più facile integrare le tecnologie di Google. L’equipe lavorerà in un centro comune, situato nel sud est del Michigan per velocizzare al massimo le fasi di progettazione, test e produzione. Le vetture esteriormente rimarranno invariate, poiché i sensori e i computer sono applicati all’interno dell’abitacolo. È la prima volta che Google lavora direttamente con un costruttore automotive per integrare il proprio sistema di guida autonoma (sensori e software inclusi) su una vettura. (Carretto, Cds; Chiarelli, Sta).
Guida autonoma 2 Grazie alle vetture a guida autonoma, sostiene Google, si potrebbero prevenire alcuni degli incidenti mortali - il 94% dei quali causato da errore umano - che ogni anno provocano la morte di 33 mila persone negli Stati Uniti. Le vetture a guida autonoma di Google sono attualmente in sperimentazione in quattro città degli Stati Uniti. Le Chrysler Pacifica Hybrid a guida autonoma saranno testate sul circuito privato di Google in California prima di essere utilizzate sulle strade pubbliche (Chiarelli, Sta).
Fulmini Il satellite Tropical Rainfall Measurement della Nasa ha scoperto dopo 16 anni di rilevazioni che il luogo della Terra più bersagliato dai fulmini è il lago venezuelano Maracaibo. Ben 233 saette per chilometro quadrato cadono durante una media di 297 temporali l’anno (Caprara, Cds).
(a cura di Roberta Mercuri)