ItaliaOggi, 3 maggio 2016
La vita intima di Proust va all’asta. L’ultimo appuntamento con i segreti dello scrittore comincia con una valigia – colma di lettere e foto al padre, ai due amanti e agli amici, scovata in una soffitta – e finisce da Sotheby’s
Una vecchia valigia di pelle piena di manoscritti e vecchie fotografie ingiallite (meglio chiamarli dagherrotipi) scoperta quasi per caso in soffitta, come spesso succede, ed ecco aprirsi uno squarcio sulla vita intima di Marcel Proust, l’autore della Recherche, forse lo scrittore più amato dai francesi.
Lettere al padre, ai suoi amanti, disegni, foto di famiglia con il fratello Roberto, messaggi amorosi all’amico-amante Lucien Daudet, in una lingua misteriosa che mescola francese e latino.
Tutto questo enorme e straordinario patrimonio culturale, scoperto in una vecchia valigia dalla pronipote dello scrittore, Patricia Mante-Proust, una bella signora di 41 anni che lavora come team-manager da Free, la società telefonica di Xavier Neil dopo un’esperienza di agente immobiliare per clienti stranieri, non andrà alla Bnf, la bibliothèque nationale de France, che ha un fondo dedicato allo scrittore, né al Musée d’Orsay che custodisce il famoso ritratto di Proust con i suoi baffetti stirati, il frac e la gardenia all’occhiello, che un tempo era nel salone della nonna di Patricia, Suzy Proust (figlia del fratello minore dello scrittore, Robert), in una bella casa borghese con vista sul parc Monceau, nell’elegante 17° arrondissement.
No, tutto questo materiale, selezionato e suddiviso in 126 lotti, andrà all’asta il 31 maggio prossimo da Sotheby’s a Parigi.
La signora Mante-Proust, stando ai prezzi stimati dall’esperto della casa d’aste inglese, Benoît Puttemans, potrebbe incassare una cifra compresa tra i 520 e i 740 mila euro. I proustiani di stretta osservanza potranno dolersi di una scelta che li priverà del privilegio di consultare i documenti forse più intimi della vicenda umana e sentimentale dell’autore della Recherche. Ma, a meno che non intervenga la Bnf o un’altra istituzione pubblica, lettere, manoscritti, fotografie saranno, come si dice nel gergo delle aste, dispersi tra gli appassionati con maggiori disponibilità economiche.
Per esempio, fra i 126 lotti di Sotheby’s, c’è l’originale di una delle tre lettere che Marcel Proust giovedì 28 settembre 1893 indirizzò al padre Adrien, un luminare della medicina a cui il governo dell’epoca aveva affidato la direzione sanitaria per la lotta contro il colera, per annunciargli la sua vocazione per la letteratura al di fuori della quale tutto gli sembrava «du temps perdu» (la lettera è prezzata nel catalogo tra 10 e 15 mila euro).
Lo stesso prezzo di una serie di lettere inviate ai suoi due amanti, il pianista-compositore Reynaldo Hahn, di origine venezuelana, e il giovanissimo scrittore Lucien Daudet, il figlio di Alphonse Daudet, l’autore del celebre «Tartarino di Tarascona». Di Lucien Daudet c’è, tra i vari lotti all’asta, l’originale di una foto in cui il giovane Lucien, «elegante, fragile, dal viso tenero ed effeminato» come lo descrivevano i contemporanei, appoggia mollemente il braccio sulla spalla di Proust (vale 8 mila euro).
Ma c’è anche uno scatto di Lucien con una dedica «à mon amour Marcel» e, sul retro, una scritta misteriosa in francese e in latino («Munificus», «Maleficus» le parole che si riesce a leggere) che, secondo Anne Heilbronn, direttrice del dipartimento libri antichi della casa d’aste inglese, contiene un messaggio erotico tra i due amanti (base d’asta, 8 mila euro).
Questo vezzo del pastiche linguistico è frequente nei messaggi, oggi si direbbe negli sms, inviati dallo scrittore. Per dire, tra i materiali all’asta, c’è un disegno a china di Proust della cattedrale di Amiens, la più grande chiesa gotica di Francia, dedicato all’amico Reynaldo Hahn con una scritta in lansgage, un mix di francese e tedesco (prezzo: 15 mila euro). «In tutto questo materiale c’è la chiave più intimista della vicenda letteraria dell’autore della Recherche» scrive nella prefazione al catalogo di Sotheby’s uno studioso appassionato di Proust come Jean-Yves Tadiè, storico e direttore della collana della «Pléiade» che ha pubblicato tutti i testi dello scrittore. «Credo che sia l’ultimo appuntamento con i segreti di Proust», conclude. Dunque, appuntamento il 31 maggio, da Sotheby’s.