La Stampa, 3 maggio 2016
Vi ricordate dei pennarelli Carioca? Be’, stavano fallendo ma un imprenditore nostalgico li ha salvati perché crede che il mondo debba essere colorato
La punta sottile e una scelta di tonalità da lasciare a bocca aperta anche il bambino più esigente. La scatola coloratissima e divertente con personaggi simpatici e sorridenti. Non sono mai stati semplici colori, ma pennarelli che non aspettavano altro che uscire dal loro contenitore e cominciare a colorare il mondo.
Non c’è bambino che negli ultimi 60 anni non abbia posseduto una scatola di Carioca. Non c’è astuccio o portapenne in cui non siano finiti. I pennarelli e le matite Carioca sono stati compagni di vita e di scuola di milioni di bambini in tutto il mondo. Una passione passata di generazione in generazione. Una passione che ancor oggi, nonostante la tecnologia con le sue sofisticate app per il disegno, prosegue. Ricevere una scatola di pennarelli o matite colorate continua ad essere per i bambini un regalo prezioso. Segno che la fantasia e la passione per i colori che consentono di costruire mondi incantati, non passa mai.
Anche se Carioca, il brand fondato negli Anni 50 da Alessandro Frola, con sede a Settimo Torinese, importante distretto delle attrezzature da scrittura, ha rischiato di chiudere. La crisi è arrivata pesante nel 2011, complice la tecnologia, ma anche la concorrenza cinese. Nel 2014 l’azienda è addirittura finita in liquidazione, ma da oggi ha una nuova vita e una prospettiva di rilancio: la Carioca spa controllata dalla Zico Holding della famiglia Toledo. «Avevamo affittato già due anni fa il ramo d’azienda – spiega l’ad Enrico Toledo – ora con l’omologazione del concordato ne acquisiamo la proprietà e partiamo con il rilancio». Cosa abbia convinto Enrico Toledo e i suoi soci a gettarsi a capofitto in questa impresa che ai più sarebbe sembrata fallimentare è presto detto: il fascino dei colori. «Erano pennarelli e colori che avevamo usato da bambini – racconta – quindi c’era una certa emozione. La molla vera e propria, però, è scattata quando abbiamo messo piede, la prima volta, nello stabilimento di Settimo. Siamo letteralmente stati catturati da quella irresistibile marea di colori». Un amore a prima vista. O forse ancor più il fatto che il primo amore non si scorda mai e i pennarelli hanno un fascino davvero irresistibile. E, così la Zico Holding farà di tutto per riportare il brand ai livelli di qualche tempo fa. L’ad Toledo è fiducioso: «Quando vedo i bambini abbandonare tablet e smartphone alla vista di pennarelli e matite, strumenti molto pratici e slegati dal mondo tecnologico in cui vivono, so che il rilancio è possibile. Intanto stiamo recuperando tutta la clientela e poi il vero cambiamento si vedrà da ora fino a settembre nella campagna scuola. Si sta creando un grande interesse intorno al settore e molte produzioni stanno tornando in Italia, soprattutto per la qualità».
Anche nei supermercati della grande distribuzione Carioca è tornata a fare capolino con i suoi inconfondibili astucci. Questa è una storia a lieto fine perché anche l’occupazione non ha subito contraccolpi drammatici: dai 140 dipendenti ante crisi si è passati a 110, 90 nello stabilimento di Settimo e 20 in quello di Barcellona e tra quelli rimasti a casa e liberi da impegni molti sono diventati stagionali nel periodo di produzione per la scuola.