La Stampa, 3 maggio 2016
Un altro sversamento di idrocarburi nel Polcevera a Genova. Questa volta nel torrente dei veleni ci sono finiti centinaia di litri di benzina
Nuovo sversamento di idrocarburi nel Polcevera. A due settimane dal disastro ambientale provocato dalla rottura di un oleodotto della Iplom a Fegino, l’emergenza è scattata ieri sera tra le 20 e le 21 a San Biagio, nella zona vicino al ponte Barbieri, quando alcuni abitanti hanno sentito un forte odore di idrocarburi e hanno dato l’allarme.
Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco con il nucleo specializzato Nbcr (nucleare-biologico-chimico-radiologico), uomini della Protezione civile e della Capitaneria, tecnici dell’Arpal, sanitari del 118, polizia municipale, e hanno individuato il punto dello sversamento in un canale che scorre parallelamente al Polcevera. La sostanza sversata è probabilmente benzina, anche se fino a ieri sera non c’erano ancora certezze sulla natura dell’inquinante e, soprattutto, sulla sua provenienza. È presumibile che nel canale siano finite alcune centinaia di litri di idrocarburi, visto il forte odore che si era diffuso nella zona, anche se con il buio è stato difficile fare una stima.
Per arginare l’inquinante e cercare di contenere i danni e i rischi, visto che si tratta di una sostanza infiammabile, sono state sistemate panne assorbenti ed è stata gettata una sostanza schiumogena, mentre i vigili del fuoco hanno usato un esplosimetro per cercare di individuare la provenienza dell’inquinante.
Proprio di fronte al punto in cui è stata individuato lo sversamento c’è un deposito petrolifero della Sigemi che ieri sera ha mandato subito i suoi tecnici a fare un’ispezione. Ma, almeno fino a ieri, era stato escluso che gli idrocarburi potessero provenire di lì.
«La situazione non è paragonabile a quella del 17 aprile» il primo commento a caldo dell’assessore comunale alla Protezione civile, Gianni Crivello, che ieri sera ha raggiunto il luogo del nuovo sversamento.
L’incidente ha provocato, ovviamente paura e rabbia a San Biagio e in tutta la Valpolcevera, ferita dal grave incidente del 17 aprile, del quale sono ancora visibili i segni soprattutto nella zona di Fegino.
Gli interventi per contenere l’inquinamento e, soprattutto, per cercare di individuare le cause che hanno provocato il nuovo sversamento di idrocarburi, sono andate avanti durante la notte. Sono stati avviati controlli nei depositi delle aziende della zona per verificare anche che non fossero state fatte operazioni illecite – come il lavaggio di cisterne – che avessero provocato lo sversamento.
Ieri sera anche il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha fatto sapere di essersi messo in contatto con il prefetto di Genova, Fiamma Spena, e con il commissario dell’Autorità portuale, Giovanni Pettorino, per essere costantemente aggiornato sul nuovo sversamento nel Polcevera e sugli interventi di ripristino in corso.