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 2016  maggio 02 Lunedì calendario

LUCANO Domenico

• Melito di Porto Salvo (Reggio Calabria) 31 maggio 1958. Politico. Sindaco di Riace (Reggio Calabria) al terzo mandato. Unico italiano nella classifica 2016 di Fortune dei 50 uomini più influenti al mondo: al 40esimo posto, per il suo impegno sul tema dell’immigrazione.
• «Per anni, sono stato un insegnante del laboratorio di chimica. Ora sono in aspettativa, ma non ho mai vissuto di politica né intendo farlo in futuro. Sono stato anche io un emigrante a Torino, a Roma. Tornare in Calabria è stata la scelta più difficile: come tanti, avrei potuto costruire la mia vita al Nord, ma la voglia di tornare era troppo forte. Da militante del movimento studentesco pensavo di poter partecipare alla costruzione di un mondo migliore. Poi quella via in Italia si è smarrita, ma a me è rimasta la voglia di fare qualcosa di concreto. Provarci non è stato semplice: la prima volta che mi sono candidato, non mi ha votato neanche mio papà. Poi, nel ’98, sulle nostre coste è sbarcato un veliero pieno di richiedenti asilo curdi. E quell’esperienza ha cambiato tutto» (ad Alessia Candito) [Rep 30/3/2016].
• «A Riace tutto arriva nel mare. I pirati turchi nell’antichità, i due guerrieri nudi modellati da Fidia o da maestri della sua bottega – quei sensazionali Bronzi rinvenuti sui fondali da un sub a 8 metri di profondità – e un veliero carico di curdi, che nel 1998 ha trasformato uno sbarco di profughi in un’opportunità. Era estate, le 4 del mattino, e la costa ionica calabrese non sarebbe stata più la stessa: l’immigrazione di quegli 800 uomini (e donne e bambini), provenienti da Afghanistan e Iraq, ha risvegliato un borgo fantasma. Che oggi è un esempio di accoglienza. Domenico Lucano allora era a capo dell’associazione Città Futura, dedicata a don Giuseppe Puglisi, ma già elaborava nuove forme di convivenza. Oggi, che è sindaco di Riace da tre mandati, è per il Fortune Magazine uno dei 50 leader più influenti del mondo. Prima di Melinda Gates (moglie di Bill), dopo Angela Merkel, Aung San Suu Kyu, Papa Francesco e Christine Lagarde. A lui interessa poco. Non è snobismo o falsa modestia, ma il suo modo per restare visionario: “Non ne sapevo nulla e mi chiedo come abbiano fatto i giornalisti della rivista americana a scoprire questa estrema periferia del mondo”, afferma concitato (come sempre), mentre scende alla marina dal centro storico. Domenico Lucano, ex maestro di scuola, “ha realizzato un modello di ospitalità studiato in tutta Europa”, si legge nel profilo dei World’s 50 Greatest Leaders. Un programma di integrazione sostenibile che ha rivitalizzato l’economia e il tessuto sociale di un borgo destinato a svuotarsi» (Donata Marrazzo) [S24 2/4/2016].
• A Riace è ambientato il cortometraggio del regista Wim Wenders Il volo (2010), con Ben Gazzara.
• Nel 2010 Lucano si era classificato terzo nella classifica di City Majors, network internazionale che monitora e premia il lavoro dei sindaci di tutto il mondo, in base a criteri come istruzione, sanità, sicurezza.
• Sposato, la moglie lavora a Siena, due figli.
• Detto Mimmo. Soprannomi: «Mimmo dei curdi» e «Lucano l’afgano».