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 2016  aprile 24 Domenica calendario

Un articolo favorevole all’accordo commerciale con gli Usa di cui Obama e Merkel parlano oggi

O ggi, a Hannover, Merkel e Obama parleranno pubblicamente di Transatlantic Trade and Investment Partnership, l’accordo che, se realizzato, creerà un ambiente unico per commercio e investimenti sulle due sponde dell’Atlantico. Vorrebbero che l’Unione Europea e gli Stati Uniti lo firmassero entro l’anno, almeno in via di principio. Ieri, sempre a Hannover, c’è stata una manifestazione di oppositori al Ttip stesso. Le argomentazioni dei due versanti sono numerose. C’è però un lato di questa partnership, del quale si parla poco, che aiuta a capire cosa ci sia in gioco.
L’economia mondiale fattura 77,3 mila miliardi di euro all’anno. A bocce ferme, l’area Ttip – cioè le economie europea e americana – ne copre il 46,5%, cioè vale 36 mila miliardi (fonte Fondo monetario internazionale). A questo, si può sommare l’altro accordo, simile al Ttip, raggiunto dagli Stati Uniti con 11 Paesi del Bacino del Pacifico, la Trans Pacific Partnership, Tpp (ancora da ratificare). Raggruppa economie con un prodotto lordo di 28 mila miliardi di euro, il 36,3% di quello globale. La caratteristica dei due accordi non è solo l’abbattimento delle tariffe doganali, ormai basse: è che introducono una serie di regole nuove per investimenti, facilitazione del business, omologazioni tecniche, rispetto dei diritti di proprietà intellettuale. Un passo avanti essenziale nel fair play del business internazionale. Se si considera che i Paesi del Ttip più quelli del Tpp coprono il 66,7% dell’economia mondiale (l’ 82,8% della somma dei due meno il 16,1% degli Usa che sono presenti in entrambe le partnership), è chiaro che Ttip e Tpp, se realizzati con successo, aprirebbero una nuova stagione nelle relazioni d’affari tra Paesi, basata su regole più chiare, più aperte e più adeguate all’economia del Ventunesimo Secolo. Anche altri dovrebbero seguire.

Per cogliere la portata dell’accordo transatlantico di cui parleranno Merkel e Obama bastano due dati. Il partner commerciale più importante degli Stati Uniti è l’Europa: il 17,5% degli scambi americani è con la Ue, davanti al Canada ( 16,6 ) e alla Cina ( 14,9 ). Per la Ue, il partner più importante sono gli Usa ( 15,3% ), davanti alla Cina ( 13,8 ) e alla Russia ( 8,4 ). Per difendere questa relazione che ha creato benessere in due continenti occorre guardare avanti. Anche per spingere tutti verso un’economia fondata sulle regole e non sui muscoli.