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 2016  aprile 23 Sabato calendario

Botte ai bambini in un asilo di Rimini, maestra arrestata

Bimbi di tre anni strattonati, sollevati di peso per le braccia, spinti contro i banchi e terrorizzati al punto da far temere seri danni psicologici. Siamo nella sezione “cuccioli” della scuola per l’infanzia Il Delfino, a Rimini, dove i filmati delle telecamere piazzate dai carabinieri hanno documentato i ripetuti maltrattamenti inflitti ai bambini da una delle maestre: Loredana Pacassoni, 61 anni, è stata arrestata ieri mattina dopo un mese di accertamenti. Ora è ai domiciliari.
Non è la prima volta che la donna è al centro di una vicenda del genere: nel 2010, quando insegnava in un’altra scuola dell’infanzia della città romagnola, La Vela, ha avuto problemi con i piccoli ospiti della struttura. Li teneva in castigo per ore, facendoli stare immobili alla lavagna e obbligando un bambino che si era fatto la pipì addosso a pulire per terra, episodio che le era valso un procedimento per abuso nei mezzi di correzione, tuttora in corso. In quell’occasione la maestra era stata sospesa per dieci giorni, poi il comune l’aveva destinata ad altro incarico, assumendola in un museo cittadino. Sembrava che la possibilità di farla entrare nuovamente in contatto con i bambini fosse scongiurata, invece sono state le stesse mamme della Vela, come hanno raccontato gli inquirenti, a promuovere una petizione perché riprendesse servizio in una scuola, raccogliendo 29 firme. E così è stato: la donna è tornata a insegnare in un’altra struttura comunale, Il Delfino. Qui però i comportamenti aggressivi verso i bambini sono ricominciati, finché una collega della maestra si è rivolta alla procura, denunciando le cattive abitudini dell’insegnante. Le riprese hanno poi testimoniato i maltrattamenti: urla, strattoni, spinte violente, e solo perché i piccoli non erano capaci di tirarsi su i pantaloni, o perché non riuscivano a muoversi secondo gli ordini della maestra, come quando la donna esigeva che si riunissero velocemente in un determinato punto dell’aula.
Le esplosioni di rabbia a volte avvenivano senza motivo, aggravando la situazione emotiva di spavento e smarrimento di bambini colpiti in un’età delicatissima per la loro crescita. I bimbi, aggiungono gli inquirenti, erano tanto traumatizzati che si facevano i bisogni addosso. Secondo la psicologa nominata dal pm Davide Ercolani, Cinzia Cavalli, i piccoli hanno dovuto sopportare un disagio psicofisico così forte che potrebbe provocare conseguenze pesanti, forse irreparabili, sulle loro relazioni comportamentali e sul loro sistema cognitivo e di apprendimento. La severità della misura di custodia cautelare, emessa dal gip di Rimini Fiorella Casadei, si spiega col pericolo di recidiva specifica, in ragione della «spiccata pericolosità sociale» della maestra. Che i suoi comportamenti fossero abituali è confermato anche da un altro particolare: prima che fossero installate le telecamere, un dirigente aveva richiamato la maestra per la sua aggressività, ma lei ha continuato a maltrattare i bambini come nulla fosse.