23 aprile 2016
Firmato a New York l’accordo sul clima • Davigo e politica, è ancora scontro • Il sindaco di Londra contro Obama che chiede alla Gran Bretagna di non uscire dall’Unione Europea • Crescono i suicidi negli Stati Uniti • Prince morto per overdose ? • Aumentano gli incidenti mortali per i pedoni • I cinesi del Suning Commerce Group vogliono l’Inter • Tornano le rondini in Lombardia
Clima/1 Ieri alla sede dell’Onu di New York i capi di Stato e ministri di 175 Paesi hanno firmato l’accordo sul clima per contenere l’aumento della temperatura globale al di sotto di 2 gradi centigradi rispetto «ai livelli preindustriali». Il testo è stato definito a dicembre a Parigi ed entrerà in vigore a partire dal 2020 (Sarcina, Cds).
Clima/2 Se gli interventi decisi per fermare il riscaldamento globale venissero confermati anche nei prossimi anni, l’aumento delle temperature sarebbe comunque di 2,7 gradi. Se venissero abbandonati si arriverebbe a 3,5 gradi (Ricci, Rep).
Clima/3 Secondo gli esperti, visto che il 60% delle emissioni deriva dall’energia, per centrare l’obiettivo dei due gradi, due terzi delle riserve attuali di carbone, petrolio e gas devono restare inutilizzate sotto terra. Significa azzerare patrimoni di decine di migliaia di miliardi di dollari (ibidem).
Davigo Dopo l’intervista al Corriere in cui Piercamillo Davigo. Nuovo presidente dell’Associazione nazionale magistrati, accusava che i politici «rubano più di prima, solo che ora c’è meno vergogna», è intervenuto il Csm. «Le dichiarazioni del presidente Davigo rischiano di alimentare un conflitto di cui la magistratura e il Paese non hanno alcun bisogno», ha detto il vicepresidente Giovanni Legnini. Ma Davigo non ci ripensa, anci aggiunge: «Dire che i magistrati devono parlare solo con le sentenze, equivale a dire che devono stare zitti. La classe dirigente di questo Paese, quando delinque, fa un numero di vittime incomparabilmente più elevato di qualunque delinquente da strada. E fa danni più gravi. Chi ci dice che abusiamo della custodia cautelare è senza vergogna» (Trocino, Cds).
Gran Bretagna Obama in visita a Londra ha espresso la sua opinione dicendo che per gli Usa sarebbe più interessante che la Gran Bretagna resti nell’Unione Europea: «Perché preferiamo negoziare con un solo grande blocco, l’Unione, non con tanti soggetti. E perché crediamo che Londra sia più forte dentro l’Europa che non fuori». E ha precisato meglio: la Brexit non regalerà una corsia preferenziale di commercio con gli Stati Uniti. Anzi: «Sarete in coda», dopo l’Europa. Si è irritato il sindaco di Londra, Boris Johnson: «Appello incoerente, inconsistente e assolutamente ipocrita», che ha anche accusato Obama di aver tolto il busto di Churchill dalla Casa Bianca (notizia falsa), segno secondo lui «dell’avversione atavica del presidente in parte kenyano per l’impero britannico, di cui Churchill è stato un fervente difensore» (Cavalera, Cds).
Suicidi Uno studio pubblicato ieri dal Center for disease control and prevention mostra come il tasso di sucidi negli Stati Uniti sia aumentato negli ultimi 15 anni. Nel 1999 si toglievano la vita 10 persone su 100.000. Nel 2014 sono 13 sempre su 100.000. Un incremento del 24%. Negli ultimi quindici anni i casi di suicidio siano cresciuti addirittura del 43% tra gli uomini dell’età di mezzo. Solo il 5,8%delle donne, invece, si suicida (Sarcina, Cds).
Prince Ancora qualche notizia sulla morte di Prince. Mentre i suoi collaboratori dicono che la causa del decesso potrebbe essere stata un’influenza mal curata e che aveva problemi di salute che lo affliggevano da tempo, il sito Tmz.com sostiene che sia morto per abuso di oppiacei. Prince usava abitualmente il Percocet, un potente antidolorifico da quando, nel 2010, aveva subito un intervento di chirurgia ortopedica. La settimana scorsa, al ritorno da un concerto ad Atlanta, l’aereo privato di Prince aveva dovuto fare un atterraggio d’emergenza in Illinois e l’artista era stato brevemente ricoverato in ospedale per una crisi: la causa fu un’overdose, neutralizzata somministrandogli del Narcan, e non un problema respiratorio legato all’influenza. Ieri è stata fatta l’autopsia, per i risultati ci vorrà tempo. C’è anche da scoprire chi gestirà l’immenso archivio di brani inediti che ha lasciato Prince, il quale non aveva moglie né figli; molti sono stati i manager che si sono succeduti al suo fianco (Gaggi, Cds).
Pedoni I dati Istat e Aci svelano che, nel 2014, i pedoni uccisi sulle strade italiane sono stati 578, cioè il 4,9% in più dell’anno prima, con un tasso di mortalità 4 volte superiore a quello di chi si trovava in auto quando è stato coinvolto in un incidente. Sono 273 le vittime fra i ciclisti, +8,8%. Il picco dei decessi fra i pedoni è fra gli 80 e gli 84 anni, più gli uomini che le donne. Ma è tutta la fascia dai 70 in su a pagare un prezzo alto. Tra i feriti (21.807) le donne sono di più. La causa è quasi sempre la distrazione di chi guida, spesso per colpa del cellulare: solo per guardare il display del telefonino ci vogliono 2 o 4 secondi Significa che, se si guida a 50 all’ora, la vettura fa 30 metri senza controllo. Pedoni in pericolo anche alle stazioni: nel 2015, su 100 persone coinvolte in incidenti ferroviari, 89 erano pedoni che attraversavano i binari in modo scorretto: 57 i morti, 32 i feriti, secondo il rapporto dell’Agenzia per la sicurezza delle ferrovie (Adinolfi e Montanari, Rep).
Inter I cinesi del Suning Commerce Group vogliono prendersi l’Inter. La bozza di accordo prevede l’investimento da parte di Suning di 60 milioni per il 20 per cento delle azioni (più altri 60 per coprire parte dei debiti). L’attuale presidente manterrebbe la maggioranza che non ha intenzione di lasciare. Ma che il gruppo entri senza voler fare la scalata è improbabile: il ribaltone potrebbe avvenire persino prima del 15 novembre prossimo, la data entro cui Thohir e Moratti, secondo gli accordi, dovrebbero ridiscutere lo status quo azionario. Il denaro fresco di Suning permetterebbe subito di operare con più agio nel prossimo mercato, senza limitarsi all’autofinanziamento (Pasini, Cds).
Rondini/1 Il professor Roberto Ambrosini, 41 anni, bresciano, ricercatore e docente di ecologia all’università Bicocca di Milano, certifica che dopo un calo lungo oltre dieci anni (dal 1999 al 2010) che ne aveva più che dimezzato la popolazione (-60%), le rondini sono tornate a volre nei cieli della Lombardia. «Da cinque anni il loro numero si è stabilizzato. Non aumenta, certo, ma almeno non diminuisce» (Berizzi, Rep).
Rondini/2 Una rondine vive in media due anni. Costruiscono il nido impastando palline di fango a fili di erba e paglia. I nidi sono resistenti e sono utilizzati anche per vent’anni da più generazioni (ibidem).
(a cura di Daria Egidi)