la Repubblica, 22 aprile 2016
I numeri del killer-phone ovvero i pedoni americani morti per colpa del cellulare e delle cuffiette
Investiti dalle auto, caduti nei tombini, finiti sotto i vagoni, persino uccisi dalla polizia per non aver sentito l’ordine di alzare le mani: il 2015, per i pedoni americani distratti dalle cuffiette, è stato un anno terribile. Secondo uno studio della Governors highway safety association, 2368 pedoni sono morti lungo le strade degli Stati Uniti nei primi sei mesi dell’anno, con un aumento del 10 rispetto all’anno precedente. Ormai i pedoni rappresentano il 15 per cento delle vittime dell’asfalto. E dietro a questa impennata, dicono gli esperti, c’è soprattutto il cosiddetto “killer-phone”: cioè lo smartphone che si trasforma in un pericolo di morte per milioni di persone, soprattutto giovani Millennials, che non rinunciano mai alle cuffiette. Le quali sono onnipresenti (se ne vendono più di 300 milioni all’anno), sempre più care e sofisticate (ad esempio con il bluetooth), ma non per questo meno rischiose. Come arginare il fenomeno? In alcune città americane sono comparsi cartelloni per avvertire i pedoni distratti. Un deputato del New Jersey ha proposto 50 dollari di multa per chi manda un sms mentre cammina. Altri politici ipotizzano una misura drastica, quanto impraticabile: vietare l’uso delle cuffiette per strada. E alcuni smartphone hanno un meccanismo automatico per ridurre il volume. Ma mentre i morti continuano ad aumentare, non si intravede ancora una vera soluzione.