Il Messaggero, 22 aprile 2016
Dal palco Grillo ricorda Casaleggio: «Era un pazzo, il nostro è stato un incontro esplosivo. Io un mezzo cialtrone e lui uno preciso…»
«Un giorno leggo un libro che si chiamava Gengis Khan e la Rete... era scritto da un pazzo, un certo Casaleggio...». Inizia così il ricordo di Beppe Grillo su Gianroberto Casaleggio durante il suo spettacolo Grillo vs Grillo. Dalla sala si alza un applauso, lui si siede e a spetta che finisca. Poi riprende a raccontare: «Il nostro è stato un incontro esplosivo. Lui manager dell’Olivetti, io un comico. Io un mezzo cialtrone e lui uno preciso... Non sopportava il male e intendeva le ingiustizie, non il male fisico», continua dal palco dell’Auditorium della Conciliazione e questa volta senza ologramma accanto, come invece era stato negli spettacoli precedenti. Grillo ricorda l’amico a pochi giorni dalla scomparsa in un monologo molto emotivo. L’ologramma con la sua effige non c’è più, sostituito da foto sul palco: «É difficile per me parlarne – confessa – Ci siamo telefonati per 12 anni 4 – 5 volte al giorno anche di notte. Ha pianificato la sua morte, sapeva di morire. Un uomo normalissimo, non voleva apparire. Un uomo strepitoso con una famiglia normale... Quando ho attraversato lo stretto di Messina per andare a liberarli, lui era sulla barca con il cappellino verde perché aveva paura dell’acqua. Io facevo una bracciata e non potevo girarmi verso di lui perché lo faceva ridere e mi entrava l’acqua in bocca. La vera impresa non l’ho fatta io, l’ha fatta lui perché aveva paura dell’acqua».
Uno spettacolo dal sapore vintage e che saluta la fase nuova del M5S. Dal palco saluta Dibba, che è arrivato al suo fianco a teatro: «Di Battista dove sei? Tu che ci sei sempre». Il deputato romano alza la mano dalla platea incassando l’applauso. Grillo torna a scherzare sul suo essere leader «Mai avrei pensato, infatti scherzavo». C’è ancora lo smarrimento, la consapevolezza che il Movimento ha cambiato pelle, «si è sporcato le mani» come ha detto il sindaco pentastellato Nogarin alle prese con le indagini di Livorno.
GLI INCONTRI
Appena arrivato, ieri, Grillo si è chiuso in albergo a pranzare con la candidata sindaco Virginia Raggi con cui ha parlato della campagna elettorale. Ieri è stata presentata anche la lista ufficiale M5S per Roma con Marcello De Vito capolista. Con i giornalisti Grillo ha lanciato solo qualche schiamazzo e con quattro salti veloci si è diretto verso la porta d’ingresso dell’hotel. Un messaggio rapsodico per rimarcare la volontà di tornare sul palco e potersi esprimere solo e ancora lì. Se Luigi Di Maio fa ormai il battitore libero, per Raggi, finché non arriva il 5 giugno, è ancora molto importante il legame con il cordone ombelicale del Movimento, e Beppe è rimasto il solo volto della prima ora riconosciuto da tutti. Idem per Roberto Fico con cui Grillo ha lasciato l’hotel per raggiungere l’Auditorium.