Il Sole 24 Ore, 20 aprile 2016
Il Kuwait è ancora in sciopero e i prezzi del petrolio continuano a salire
Prosegue il veloce recupero dei prezzi del greggio sulla scia degli scioperi in Kuwait che stanno rallentando le estrazioni. Ieri infatti il Brent durante la seduta ha superato di slancio la soglia dei 44 dollari al barile, con un rialzo superiore al 3%; sull’altra sponda dell’Atlantico il Wti è tornato ampiamente sopra i 41 dollari, contro i 39,79 di lunedì. I mercati, dopo aver metabolizzato la delusione per il nulla di fatto al vertice di Doha tenutosi domenica scorsa per “congelare” le estrazioni (si veda Il Sole 24 Ore di ieri), sono tornati a guardare ai fondamentali. E lo spunto ai rialzi è giunto, come detto dal Kuwait dove da tre giorni uno sciopero dei lavoratori nel settore petrolifero (si protesta contro una riforma salariale nel settore pubblico) ha fatto crollare la produzione al ritmo di 1,5 milioni di barili al giorno, contro la media di 2,8 mbg registrata in marzo. La conseguente ripresa dei prezzi – anno avvertito comunque molti analisti – rischia di essere di breve durata: una volta terminate le agitazioni il mercato dovrà infatti tornare a fare i conti con gli eccessi di offerta.
Da considerare poi anche il fatto che dopo il vertice di Doha molti produttori sono tornati a guardare ai propri interessi. Basti pensa che il promotore dell’incontro, ossia la Russia sta già pensando a potenziare le estrazioni. Ieri infatti il ministro dell’Energia. Kirill Molodtsov, ha annunciato che il Paese sta pensando di alzare l’output entro la fine dell’anno anche fino 540 milioni di tonnellate, contro i 534 milioni del 2015. Dal Venezuela poi è giunta la notizia che il Paese conta per quest’anno di riuscire a portare l’export fino a 2,3 milioni di barili al giorno. Il tutto senza dimenticare l’Iran, che secondo fonti ufficiali, dovrebbe riuscire a riportare la produzione fino ai livelli pre-sanzioni (queste vennero importa nel 2011 e nel 20112) nel giro due mesi. Cinque anni fa l’output del Paese era indicato vicino ai 4 mbg, poi crollò vistosamente: ora è in forte ripresa tanto che la settimana scorsa è tornato sopra i 3,5 mbg.