Corriere della Sera, 17 aprile 2016
La Fiba sospende l’Italia del basket e altre 13 nazioni. Adesso è davvero un macello
L’Italia del basket cacciata dietro la lavagna assieme ad altre 13 nazioni. Adesso è davvero un macello, la punizione ha un effetto sul campionato continentale del 2017. Si rischia grosso, è stato compiuto un passo oltre la linea di non ritorno: non si può fare altro che andare avanti e tentare di sbrogliare la matassa, sperando nell’ammorbidimento della linea di chi ha alzato la voce. Il quale, a sua volta, è nei guai tanto quanto le vittime.
Parliamo dunque di pallacanestro e dello scontro tra la Fiba, la Federazione internazionale, e l’Eurolega, che da 15 anni gestisce il massimo torneo continentale per club (la vecchia Coppa dei Campioni) oltre all’Eurocup, seconda manifestazione aggiunta in tempi successivi. La questione è questa: la Fiba, che ha deciso di riunire le coppe sotto la sua egida «perché – spiega il segretario Patrick Baumann – siamo l’unica entità, in base alle leggi Cio, titolata per organizzare», va all’attacco dell’Eurocup (in attesa di farlo con la più importante Eurolega). Chi vi si iscrive, disertando i tornei «lealisti» (la nuova Champions League e la Fiba Europe Cup), manda nei guai il proprio Paese: le nostre squadre coinvolte sono Reggio Emilia, Trento e Sassari.
La minaccia delle scorse settimane è ora un editto ineludibile: nella tarda serata di venerdì, 14 federazioni, fra le quali la Fip, hanno ricevuto una lettera di sospensione. Sono escluse dalle competizioni griffate Fiba-Europe: la principale è appunto Euro 2017. Alle federazioni viene dato tempo fino al 20 aprile per «chiarire» la propria posizione, ovvero convincere a tornare sui propri passi i club che stanno con l’Eurolega. Oltre all’Italia, la lettera è stata spedita a Paesi di prima fascia: tra questi la Spagna campione in carica. Delle big si salvano solo Francia e Germania.
La sospensione ufficialmente non riguarda i tornei preolimpici, incluso quello di Torino (4-11 luglio) che vede la presenza degli azzurri. Ma ieri la Fiba ha informalmente chiesto a Germania, Finlandia, Repubblica Ceca, Lettonia e Belgio se sarebbero disponibili a organizzare il torneo. Le prime due hanno già risposto sì. Così il presidente della Fip Gianni Petrucci domani riceverà il nuovo numero uno della Lega, Egidio Bianchi, assieme alla «trojka» (Crovetti, Costa, Feira) che era stata costituita per ricucire con i «federales» dopo il commissariamento.
Non c’è tempo da perdere: scatteranno interventi decisi per far recedere i tre club pro-Eurolega. A quel punto l’Italia sarebbe salva, ma rimarrebbe una domanda: chi altro si adeguerà ai voleri della Fiba? È pensabile un Europeo privo dei top team? La risposta alla seconda domanda è no. Patrick Baumann potrebbe aver esagerato nella mano di poker: se non riuscisse a vincerla, non potrebbe fare altro che rimangiarsi tutto o dimettersi.