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 2016  aprile 18 Lunedì calendario

Come si fanno i pop-corn

Nel 1899 Charles Cretors inventò a Decatur nell’Illinois la prima macchina per produrre pop-corn; permetteva di rifornire grandi e piccini di «mais scoppiato» usando non più la padella, ma l’aria calda, o meglio, il vapore. Cretors provvide a brevettare il suo sistema per far esplodere il seme di grano custodito nell’endosperma amidaceo in modo industriale, così da produrre quello che è ancor oggi il cibo più consumato nei cinema occidentali. Solo negli Stati Uniti, patria di questa moda alimentare, sono oltre 300 milioni i contenitori di pop-corn commercializzati all’anno, senza contare la produzione casalinga. 
Nel 1907, otto anni dopo la nascita della macchina per fare pop-corn, viene sintetizzato per la prima volta da Frederick Kipping il silicone: polimeri inorganici in cui atomi di silicio s’alternano ad atomi di ossigeno, così da formare un materiale molle con cui si producono sigillanti, lubrificanti, fluidi dielettrici, prodotti idrorepellenti e particolarmente resistenti. Ora le due invenzioni, se così si possono chiamare, hanno trovato un modo per convivere in un oggetto che utilizza l’invenzione di Kipping per produrre il cibo «creato» da Cretors. 
Si tratta di un recipiente di silicone di colore rosso, una ciotola flessibile con un coperchio chiaro, «Popcorn Maker», dell’azienda spagnola Lékué, specializzata in contenitori per la cucina. All’interno ha una serie di tacche che corrispondono a differenti volumi. Sono misurini, servono a indicare quanti pop-corn si possono generare riempiendo sino a quel livello il recipiente. 
Oggi per ottenere i pop-corn si usa una terza «invenzione». L’ha realizzata per caso nel 1946 Percy Spencer, dipendente della Raytheron, mentre lavorava su degli apparati radar. Le onde sciolsero il cioccolato che aveva in tasca. La tecnologia del forno è fondata sulla interazione con la materia di campi elettromagnetici emessi nello spettro del microonde. Non a caso il primo prodotto sottoposto alla prova del nuovo marchingegno furono proprio chicchi di mais. Così che Spencer si può a buon diritto considerare re-inventore dei pop-corn. Oggi gran parte della produzione casalinga di questo cibo, amatissimo dai bambini, avviene attraverso il forno a microonde, e non più con la padella scaldata, dotata di coperchio trasparente per cogliere il momento esatto in cui i semi esplodono dando forma al cibo di colore biancastro, soffice e saporito. Tre invenzioni decisive.