18 aprile 2016
Niente quorum per il referendum sulle trivelle • Impeachment per Dilma • 30 milioni di migranti sono diventati schiavi • Al Sisi: «Da noi i diritti umani non valgono» • Ogni giorno in aereo si consumano 4,1 milioni di pasti • Scoperto come si orientano le farfalle Monarche nel loro viaggio di 4mila chilometri
Trivelle 1 Niente quorum per il referendum sulle trivelle: hanno votato 14,5 milioni di italiani (il 32,1% del corpo elettorale). Dunque la consultazione popolare non è valida, nonostante la valanga di Sì (86,4%, circa 12 milioni di voti contro quasi 2 milioni di no) (Martirano, Cds).
Trivelle 2 Matteo Renzi pochi minuti dopo le 23 parla a Palazzo Chigi e commenta l’esito del referendum: «Una parte della classe politica si è dimostrata completamente autoreferenziale, non paga fare demagogia. L’Italia ha parlato, si tratta di un risultato netto, superiore alle previsioni. E se ci sono dei chiari sconfitti e dei chiari vincitori, il governo non è fra i secondi, chi ha vinto sono gli operai e gli ingegneri che non hanno perso il posto di lavoro. Stasera brindiamo con loro, con le 11 mila persone che da domani torneranno a lavorare, consapevoli di avere un futuro e non un passato». Il presidente del Consiglio punta l’indice contro chi ha voluto il referendum e una «campagna elettorale» basata «su un odio sconsiderato»: «Chi vota non è mai sconfitto. Lo sono quei pochi consiglieri regionali e qualche presidente di Regione che hanno voluto cavalcare il referendum per ragioni personali, politiche, per esigenze di conta interna, per sognare una spallata al governo. Il tutto per un referendum che si poteva evitare, anche per risparmiare oltre 300 milioni di euro» (Galluzzo, Cds).
Dilma Ieri in Brasile l’atto decisivo del rito dell’impeachment: la votazione nominale dei 513 deputati a favore o contro l’allontanamento della presidente Dilma. La seduta fiume, iniziata venerdì, non si era ancora conclusa nella notte di domenica: a oltre metà della chiamata, i favorevoli all’impeachment erano 214 (68 i contrari), ma solo oggi si saprà se è stata raggiunta o meno la maggioranza qualificata dei due terzi. Il processo dovrebbe passare rapidamente al Senato, e in caso di seconda approvazione, Dilma Rousseff dovrà lasciare la carica per sei mesi in attesa del verdetto definitivo. A differenza dell’impeachment contro Fernando Collor, nel 1992, questo rito ha spaccato la società brasiliana più di quanto indichi la forte impopolarità della Rousseff. In quel caso esistevano indizi inoppugnabili di arricchimento personale, mentre stavolta il casus belli (o il pretesto) riguarda l’eccesso di spesa pubblica, quindi un comportamento prettamente politico. Per i fan di Dilma e Lula si tratta di un golpe camuffato, quello andato in scena ieri al Congresso. Ad aumentare i dubbi, il fatto che l’impeachment è stato istruito da un presidente della Camera, Eduardo Cunha, al quale sono stati trovati milioni di dollari in tangenti nelle banche svizzere, e che metà Congresso ha procedimenti giudiziari in corso per vari reati (Cotroneo, Cds).
Egitto Il presidente francese François Hollande ieri ha incontrato il presidente egiziano Al Sisi al Cairo, dove è arrivato per una visita di due giorni. Unica scintilla tra i due quando Hollande ha ricordato al generale come «il rispetto dei diritti umani sia un mezzo di lotta per il terrorismo». Il presidente egiziano ha risposto che «i criteri europei sul rispetto dei diritti umani non dovrebbero essere applicati in Paesi in difficoltà come l’Egitto perché la regione è molto turbolenta». Per sostenere i diritti umani in Egitto, meglio «un’educazione migliore e alloggi migliori». Poi, un riferimento al caso di Giulio Regeni. Al Sisi è tornato a parlare di «forze malvagie che tentano con tutte le loro energie di scuotere la stabilità dell’Egitto», di tentativi di «spaccare le istituzioni», di distruggere «prima la polizia e poi i giudici». E ha promesso, di nuovo, «piena trasparenza» sul caso Regeni (Serafini, Cds).
Schiavi Secondo l’Onu al mondo ci sono oggi 19 milioni di rifugiati (politici), e 30 milioni di schiavi - uno su dieci dei 300 milioni di migranti (in cerca di lavoro), per un giro d’affari annuo di 150-200 miliardi di dollari. In Europa e America prevale la schiavitù sessuale: l’Ue, che fornisce i dati migliori, ha identificato schiave provenienti da un centinaio di Paesi. In Africa e America Latina l’asservimento prevale nell’agricoltura (60%) e nei servizi domestici. In Asia il fenomeno è diffuso nelle manifatture (oltre il 50%) e nella pesca (25%) (Costa, Sta).
Aerei Nel 2015 sono stati preparati in tutto il mondo 1,5 miliardi di vassoi per chi viaggia in aereo. Ogni ventiquattro ore vengono consumati in alta quota 4,1 milioni di pasti (primo, secondo, dolce), in grado di «sfamare» per un pasto le due più grandi città d’Italia, Roma e Milano. Muammer Kilic, chef turco di 26 anni che cucina per le rotte intercontinentali sull’asse Istanbul-Stati Uniti: «Una volta a 35 mila piedi il gusto e l’olfatto sono stravolti, le nostre papille gustative sono quasi anestetizzate. Un esempio? Il sale e lo zucchero, lassù, li sentiamo molto meno. Per questo dobbiamo aggiungerne un 20-30% più della media “terrestre”». Motivo per cui quando gli chef preparano le ricette poi le assaggiano in una speciale cabina pressurizzata che simula le condizioni di un volo a 35 mila piedi. Una volta che la ricetta è quella desiderata viene scritta in un documento con le indicazioni precise per chi la deve preparare in serie nelle cucine industriali (Berberi, Cds).
Farfalle Le farfalle Monarca, a dispetto della loro leggerezza (poche decine di grammi) e delle ali delicate affrontano, unico insetto sulla Terra, due volte l’anno, una migrazione lunga 4mila chilometri, dai Grandi Laghi, al confine tra Canada e Stati Uniti, alle calde vallate del Messico. Ma come fanno a orientarsi? Usano il sole e un orologio, un po’ come facevano i marinai. A spiegare come riescano le farfalle Monarca ad arrivare ogni anno dal Canada al Messico è stato un gruppo di ricercatori coordinati dall’Università di Washington che ha pubblicato i suoi risultati sulla rivista Cell Reports. Tutto sta in come gli insetti incrociano le informazioni che raccolgono attraverso gli occhi e le antenne per dirigersi verso sudovest nel loro tragitto. Gli occhi funzionano come un “sestante”, i neuroni registrano cioè la posizione azimutale del Sole sull’orizzonte. L’altro strumento è un orologio naturale anch’esso basato sul sole, posizionato nelle antenne, che funziona grazie ai neuroni che scandiscono il ritmo circadiano, presente anche nell’uomo (Marini, Rep).
(a cura di Roberta Mercuri)