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 2016  aprile 15 Venerdì calendario

È morto Pietro Pinna, il primo obiettore di coscienza in Italia

È stato il primo obiettore di coscienza in Italia, rifiutando il servizio militare per motivi politici. Pietro Pinna è morto l’altro ieri a Firenze, all’età di 89. Nato a Finale Ligure nel 1927, Pinna fu chiamato alle armi nel 1948, ma influenzato dal pensiero del pacifista Capitini – con il quale avrebbe fondato il Movimento nonviolento – rifiutò di prestare il servizio di leva. Processato per disobbedienza, fu condannato al carcere una prima volta per 10 mesi e poi per altri 8. Venne infine riformato per «nevrosi cardiaca». Diventato uno dei più stretti collaboratori di Capitini, organizzò con lui la prima Marcia per la Pace Perugia-Assisi nel 1961 e le tre successive. Continuò a operare nel Movimento Nonviolento per tutta la vita, diventandone segretario nazionale dal 1968 al ‘76. Nel 2008 ebbe il Premio Nazionale Nonviolenza e nel 2012 la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Pisa gli ha conferito la laurea honoris causa in Scienze per la Pace.