MilanoFinanza, 13 aprile 2016
La Cina punta tutto sul calcio. A partire dei bambini
La creazione di una scuola di calcio di eccellenza per bambini cinesi nello Zhejiang. È il progetto cui stanno lavorando il gruppo privato Hengdian e il ministero dell’Educazione cinese e che porterà l’anno prossimo alla nascita di un college per i migliori talenti, individuati e selezionati da un gruppo di allenatori tra le scuole calcio presenti nel Paese asiatico.
Il progetto, che MF-Milano Finanza ha potuto visionare, si chiama School Football Communities Plan. Vi sta lavorando in prima persona Xu Wenrong, presidente del gruppo Hengdian. Si tratta dell’imprenditore che a Dongguan, nello Zhejiang, ha messo in piedi il centro di produzione cinematografica Hengdian World Studios e che in Cina possiede oltre 300 multisale e vanta un partnership con gli Warner Studios statunitensi.
Per Hengdian il calcio è un business nuovo, ma è anche vero che il gruppo da tempo opera nella formazione con il Hengdian College of Film and Tv, diventato in poco tempo tra i punti di riferimento del settore. Va aggiunto inoltre che Xi Jinping, presidente della Repubblica Popolare, ha un occhio di riguardo per la provincia dello Zhejiang, dove all’inizio del millennio è stato segretario del Partito Comunista contribuendo a renderla una delle aree più virtuose dal punto di vista economico.
La Cina intende ospitare i Mondiali di calcio del 2030; da qui la necessità di crescere in questo sport tramite la predisposizione di strutture che formino i nuovi calciatori. «Il processo sarà lungo e lento, come di consueto in Cina», spiega Airaldo Piva, amministratore delegato di Hengdian Europe. L’obiettivo di Hengdian e del governo centrale è creare un college che sia riconosciuto come modello da tutta la Cina. Il progetto, che è in fase avanzata, si differenzia dagli altri e vedrà gli allenatori andare in giro per le scuole elementari del Paese per identificare i giovani talenti da avviare a questo college. «Si parla tanto di calcio in Cina e tanti club europei gestiscono centri di formazione nel Paese», ha aggiunto Piva, «ma di fatto non hanno portato a un visibile miglioramento della cultura calcistica locale. Questa nuova scuola-calcio, che dovrebbe aprire i battenti l’anno prossimo, ha in programma di formare bambini di 5-6 anni in modo che raggiungano nel 2025 un livello notevolmente superiore a quello degli attuali calciatori cinesi».
La filiale europea di Hengdian svolge nel Vecchio Continente un ruolo di pivot alla ricerca di tecnologie in grado di velocizzare l’apprendimento. «Oggi esistono tecnologie che permettono di monitorare meglio il livello dei giocatori e affinare la tecnica e siamo alla ricerca di società calcistiche europee che offrano gli strumenti migliori», ha concluso Piva.
I cinesi stanno guardando soprattutto a Inghilterra e Germania, a partire dal Bayern Monaco, i cui rappresentanti di recente hanno incontrato i vertici di Hengdian Europe.