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 2016  aprile 12 Martedì calendario

Il post-Gheddafi, il più grande errore di Obama, per sua stessa ammissione

«Probabilmente non aver pianificato per il giorno dopo l’intervento in Libia, che credo fosse la cosa giusta da fare». Questo è quello che il presidente Obama ha definito come il peggior errore della sua presidenza, durante un’intervista con la televisione «Fox». Una dichiarazione che ha un impatto sulle decisioni in corso sul futuro del paese, e forse anche sulla campagna presidenziale. Nei giorni scorsi, parlando con «The Atlantic», il capo della Casa Bianca aveva accusato gli alleati europei, Francia e Gran Bretagna in particolare, di averlo spinto a rovesciare Gheddafi, abbandonando poi la Libia. Ora sembra riconoscere che anche lui ha avuto una parte nella mancata pianificazione, pur difendendo la scelta di intervenire. È una questione chiave su due fronti. Il primo sono gli impegni che Washington prenderà a Tripoli. Finora gli americani hanno detto che continueranno le operazioni anti terrorismo, ma il grosso dell’eventuale intervento per stabilizzare il Paese dopo la nascita del governo di accordo nazionale toccherà agli europei. Il secondo fronte sono le presidenziali. Hillary Clinton aveva avuto un ruolo decisivo nel convincere Obama a rovesciare Gheddafi, e le sue dichiarazioni ora potrebbero danneggiarla nelle presidenziali.