la Repubblica, 12 aprile 2016
Zamparini, di nuovo? Caccia Novellino e richiama Ballardini. È il nono cambio in panchina
Se non stessimo parlando di una cosa seria si potrebbe fare una battuta e dire che Maurizio Zamparini ha raggiunto il suo scopo. Ha esonerato anche Walter Novellino, l’unico tecnico che sin dai tempi del Venezia aveva evitato l’onta del licenziamento nella ormai trentennale carriera di mangia allenatori del presidente del Palermo.
Ma siccome stiamo parlando di una vicenda che resta seria nonostante Zamparini stia facendo di tutto per renderla ridicola, non rimane che annotare l’ultimo ribaltone in casa rosanero che riporta in panchina Davide Ballardini al posto di Walter Novellino in quello che è ormai diventato un minuetto dove ci si prende, ci si lascia, si litiga e si fa pace come se niente fosse.
Adesso sono nove i cambi in panchina. Un vero e proprio record mondiale nell’annata in cui il Palermo sta invece battendo ogni primato di brutte figure dentro e fuori il campo. «Dicono che sono impazzito ma non è vero – prova a difendersi il presidente – Hanno sbroccato loro. Io sono la vittima. Ho esonerato solo Iachini».
La stagione era iniziata appunto con Iachini ed è proseguita con Ballardini. Poi, nel campionario di allenatori proposto da Zamparini, è toccato a Viviani tecnico per una giornata, a Schelotto allenatore senza il patentito e ancora, in ordine sparso, a Tedesco e Bosi tecnici prestanome. Quindi ancora a Iachini con tanto di lettere di scuse di Zamparini. Un pentimento durato pochissimo visto che dopo l’ennesima critica del presidente, che tra l’altro ha dato al suo tecnico del «deficiente che non sa preparare le partite», è toccato a Novellino. «Gli voglio bene – dice Zamparini – ma l’ho trovato un po’ attempato».
Adesso il ritorno di Ballardini che ha firmato un contratto per le prossime sei gare con un sostanzioso premio in caso di salvezza e una opzione per la prossima stagione.
Palermo è ormai diventata la barzelletta del calcio europeo. Una barzelletta che però non fa ridere per niente soprattutto dopo la domenica di scontri, feriti, arresti, petardi e fumogeni che hanno fatto da contorno alla gara con la Lazio interrotta per ben due volte dall’arbitro Gervasoni.
Sono otto le persone fermate per la rissa scoppiata in pieno centro prima dell’inizio della partita. «Quattro sono palermitani e quattro laziali – dice il questore di Palermo Guido Longo – I palermitani appartengono tutti al centro sociale “Anomalia”. Un dato che ci lascia pensare che dietro gli scontri ci sia una matrice politica». Scontri che non hanno una alcuna correlazione diretta con quanto poi accaduto all’interno dello stadio. «I petardi vengono occultati tra la biancheria intima – dice ancora il questore Longo – Avremmo dovuto controllare uno per uno tutti gli spettatori presenti e questo non ci è consentito».