il Fatto Quotidiano, 10 aprile 2016
Ai figli dei boss non resta che lo spettacolo
L’altra sera, davanti al televisore, un sacco di figli di assassini della camorra, o di stragisti mafiosi, anche di semplici latitanti, se la sono passata di merda.
Per dirne uno: immagino il vecchio boss Matteo Messina Denaro (detto U’ Siccu), seduto sul divano di casa assieme a suo figlio Alexander Messina Denaro (detto U’ Figghiu D’u Siccu), che guardano la presentazione del libro su Totò Riina (detto U’ Curtu) scritto da suo figlio Salvo Riina (detto U’ diplomato), trasmessa da un noto programma di Rai Uno…
Il boss Matteo Messina Denaro si gira e PAF! ci dà uno scapaccione a suo figlio, che resta sorpreso… Papà! che minghia?”.
“Guarda là, u figghiu di Totò sta in televisione, e tu invece stai qui a non fare mai un cazzo!”.
“Ma papà! Se ho incendiato il chiosco dei fratelli Catarro giusto giovedì!”.
“Deficiente! Pensi di poter campare di lavoretti estivi? Cosa farai quando io non avrò più la forza di strangolare un bambino? Sono finiti i bei tempi, è finita la pacchia! Lo sai a quanto è arrivato il tritolo? L’altro giorno per far esplodere la macchina del giudice Palanca abbiamo dovuto usare la polvere da sparo dei fuochi d’artificio per la festa del patrono… Il giudice è saltato per aria, ma nel cielo s’è formata la scritta VIVA SAN VINCENZO!… Che figura di merda…”.
È così.
I figli degli assassini devono darsi una svegliata, è finita la pacchia, la strage di Capaci non torna più, purtroppo, il mondo è cambiato, il loro futuro è nello spettacolo, nell’entertainment, che è un mondo di una crudeltà a cui forse non sono preparati…
Per questo devono trovarsi un agente, qualcuno che li valorizzi, che sappia venderli. Una specie di Caschetto dei figli dei mostri.
“Sì, pronto? Il figlio d’U Cecato a Uno Mattina? Mi spiace, ce l’ho impegnato a Masterchef che deve preparare l’anatra sciolta nell’acido… Posso darti il nipote di Bagarella, è bravo, fa il gioco del pentito nel cemento… Ah, l’ha già fatto da Barbara D’Urso?… cazzo… Però avrei disponibile il figlio di una vittima di mafia, interessa? Pronto? Pronto?!… ha riattaccato… Uff… niente, i figli delle vittime mi resteranno tutti sul groppone…”.