Corriere della Sera, 10 aprile 2016
L’assessora milanese che imbratta le macchine
Gli automobilisti milanesi che posteggiano in divieto di sosta devono temere non tanto la multa (sacrosanta) quanto di vedersi imbrattata la macchina da Carmela Rozza, assessora ai Lavori pubblici del Comune di Milano. Non si è ancora spenta l’eco del Cleaning day, quando, giusto per fare un po’ di pulizia (o polizia?), la nostra assessora ha preso un rullo e imbrattato di vernice la portiera di un’auto mal posteggiata.Una rullata di vernice come il segno di Zorro, come la «A» della Lettera scarlatta di Hawthorne, come la tag di un writer. Una giornata dedicata al civismo che si trasforma in un’esibizione di inciviltà. Un gesto, come hanno stigmatizzato in molti, di scarso senso civico e di cui l’assessora ha poi chiesto pubblicamente scusa: «Riconosco che il mio gesto non si concilia con il ruolo istituzionale che ricopro e che richiede coerenza, tanto verso il bene pubblico, che verso il bene privato, e di questo mi scuso... In me è prevalsa l’indignazione».Ecco, la temibile indignazione, l’arma peggiore in mano a un amministratore. Del resto, basta leggere la carriera politica di Carmela Rozza (sindacato, segretario generale del Sunia...) per trovarci di fronte a un esponente tipico della cosiddetta società civile, quella che per il bene comune si sente autorizzata a diventare «incivile».Anche graffiti, tag e imbrattature che l’assessora stava pulendo nascono, a sentire i writer, dall’indignazione.