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 2016  aprile 10 Domenica calendario

La doppia vittoria all’esordio di Schumacher jr

A volte ritornano: corsi e ricorsi storici. Proprio qui, ventisette anni fa (era il 1989) papà Michael, semisconosciuto pilota, debuttò in Italia in una gara internazionale di Formula 3. Si ritirò in seguito a un contatto con un’altra vettura, ma il talento già si intuiva, eccome. Ed è bello pensare che non sia casuale il fatto che pure il suo secondogenito Mick, ieri, abbia brillato al suo debutto nella prima prova del campionato italiano di Formula 4, aggiudicandosi sia gara-1 sia gara-2, in attesa della finale di oggi pomeriggio (ore 17.20), dove andranno in pista i migliori trentasei classificati sulla base dei risultati delle gare di ieri e della terza e ultima prova di stamane.
ANALOGIE Ma le analogie non finiscono qui. Perché il baby Schumi sembra tutto suo padre anche quando vince: visto da vicino, ha infatti la stessa gestualità di Michael ai tempi dei suoi trionfi. Un salto sul podio e poi il braccio destro portato al cielo con il pugno chiuso. Difficile prevedere se pure lui potrà arrivare un giorno fra i grandi dell’automobilismo, ma le premesse sono eccellenti. Di sicuro, questo diciassettenne dal cognome ingombrante parte con la macchina migliore: la Prema Powerteam è una garanzia assoluta.
STRATEGIA Il figlio di Michael si è aggiudicato gara-1 dopo avere duellato nei primi tre giri con un avversario molto più esperto di lui, l’argentino Marcos Siebert, che ha lo ha chiuso sull’erba in partenza, prima di doversi arrendere al terzo giro allo strapotere del tedesco. Bravo e freddo a staccare in ritardo all’ingresso della Quercia, e poi imprendibile sino al termine. Tutta un’altra storia al pomeriggio, con la gara iniziata dietro alla Safety Car in seguito a un violento nubifragio prima del via: Mick ha sfruttato la pole e ha evitato la grande lotta che si è scatenata alle sue spalle, incrementando il vantaggio e controllando senza rischi la vana rincorsa del compagno Correa e di Diego Bertonelli.
CAMPANA DI VETRO C’è tuttavia un rovescio della medaglia. Spiace, infatti, vedere che al di là di poche dichiarazioni in tv sul podio («sono molto soddisfatto, ma devo tutto alla squadra, ha fatto un gran lavoro»), Mick venga tenuto dalla storica manager di papà, Sabine Kehm, anche ieri presente nel paddock di Misano, dentro una sorta di campana di vetro, proprio come avveniva con papà Michael nei primi anni di carriera e com’è accaduto pure ieri dopo entrambe le prove vinte dal figlio del pilota più vincente nella storia della F.1. Se non si vuole correre il rischio che tutta la sua esistenza sportiva venga segnata dal nome che porta e dal dramma del padre a Meribel, ormai oltre due anni fa, forse sarebbe necessario avvicinarlo di più alla gente. Che, peraltro, ieri gli ha tributato applausi ed affetto, con un’ininterrotta processione al box del team veneto cercando di vederlo sbucare fuori dall’hospitality, mentre persino in griglia al mattino lui è rimasto protetto nell’abitacolo da un grande ombrello nero.
SQUADRA Dettagli, si dirà. A Mick interessa avere la miglior macchina disponibile, e con la Prema ha fatto centro, visto che qui la scuderia per i suoi tre piloti (oltre a Schumi jr, ci sono Manuel Correa e Juri Vips) ha portato una ventina di persone, fra meccanici, ingegneri e membri dello staff, «come facciamo di solito alla prima gara della stagione, per verificare che tutto proceda per il meglio», ha spiegato Angelina Ertsou, moglie del team manager del team, Renè Rosin.
DUBBIO Domenica prossima, invece, Mick inizierà il campionato ADT tedesco di Formula 4, che parte da Oschersleben, dove l’anno scorso ha già corso e vinto all’esordio. Tuttavia, come hanno spiegato alla Prema, non è stato ancora deciso se Mick correrà tutte le prove di entrambi i campionati oppure si concentrerà su uno di essi. Verrà privilegiata la soluzione in grado di consentire nel 2016 l’approdo di Schumi jr. nell’Europeo di Formula 3, ultimo gradino prima dell’ingresso nelle corse dei grandi.