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 2016  aprile 08 Venerdì calendario

L’Austria minaccia la chiusura del Brennero per fermare l’arrivo di migranti dall’Italia • Si è svolto l’incontro tra inquirenti egiziani e italiani per il caso Regeni • Guidi si difende davanti ai pm • Grasso contro Vespa per l’intervista al giovane Riina • David Cameron ammette di aver beneficiato dei fondi offshore • Tra i nomi degli italiani nei Panama Papers c’è anche eurllo di Verdone • L’Istat descrive l’Italia • Le donne parlano di più al telefono • I riti dei golfisti


Brennero Prevedendo l’arrivo di 300mila migranti in Italia, il ministro dell’interno austriaco, Johanna Mikl-Leitner, si è così espresso: «Come con i Paesi della rotta balcanica, Slovenia, Croazia e Macedonia, vogliamo informare anche l’Italia delle azioni che potremmo intraprendere, se i flussi di migranti dovessero arrivare in modo incontrollato dall’Italia verso l’Austria per la chiusura della rotta balcanica». E ancora: in quel caso, «l’Italia non può contare sul fatto che il Brennero resti aperto». Ancora più esplicito il ministro degli Esteri Sebastian Kurz: la rotta del Mediterraneo va chiusa, come quella balcanica, e «anche l’Italia deve finirla con il lasciar passare i migranti». Intanto il governo della Norvegia ha appena presentato al suo Parlamento unanuova legge che prevede il carcere immediato per i migranti che presentino richieste d’asilo «chiaramente immotivate» (Alviani, Sta).

Regeni Ieri, nella sede romana della Scuola superiore di polizia, s’è svolta la prima tornata di discussioni tra inquirenti e investigatori di Italia e Egitto titolari delle inchieste sull’omicidio di Giulio Regeni. I sei fra magistrati, militari e poliziotti giunti dal Cairo dicono di aver portato materiale importante, almeno per chiarire le modalità della morte di Giulio, il contesto del rapimento e dell’uccisione. Le foto scattate sul luogo del ritrovamento del cadavere di Regeni dovrebbero servire a questo; inoltre sono arrivati alcuni video delle telecamere di sorveglianza della stazione della metropolitana in cui la vittima s’infilò prima di scomparire, seppure con immagini poco limpide, e nuovi tabulati telefonici che gli italiani si sono riservati di analizzare. E ancora, verbali di nuovi testimoni che ora andranno tradotti dall’arabo. Mancano però i dati sui cellulari attivi sul luogo in cui fu rapito il giovane ricercatore e quello in cui fu fatto trovare morto, dieci giorni dopo. Come pure altri elenchi di contatti telefonici, di Giulio e di persone a lui collegate. Materiale che la «delegazione» italiana considera molto rilevante (Bianconi, Cds).

Guidi L’audizione dell’ex ministro Federica Guidi con i pm è durata tre ore, durante le quali ha rivendicato la sua «trasparenza» e «correttezza», negli atti di governo. Dice di essere stata vittima delle pressioni da lei subite a opera del suo compagno, Gianluca Gemelli, che fino alla scorsa settimana definiva «suo marito», ma dal quale ora, anche di fronte ai magistrati, prende le distanze (Piccolillo, Cds).

Riina Il presidente del Senato, Pietro Grasso, a proposito dell’intervista in tv del figlio di Riina, ospitato a Porta a Porta: «Quando sono andato alla Rai la liberatoria me l’hanno fatta firmare prima, anche quando facevamo delle registrazioni. Ho sentito che lui ha firmato dopo aver visto il filmato» segno «del grande rispetto anche da parte della Rai. Forse il giovane Riina aveva timore che gli fosse sfuggito qualcosa di compromettente?». Infine contro Vespa: «Anche se il conduttore dice di aver incalzato con le domande non è riuscito ad ottenere risposte che non fossero quelle prevedibili di un mafioso figlio del capo di Cosa nostra». La presidente della Rai, Monica Maggioni, e il direttore generale Antonio Campo Dall’Orto si sono sottoposti alle domande della commissione parlamentare Antimafia presieduta da Rosy Bindi (Pd). Campo Dall’Orto ha ammesso che al figlio di Riina è stata concesso il particolare privilegio della «firma ritardata» sulla liberatoria, senza la quale sarebbe stata bloccata la messa in onda. La presidente Maggioni ha detto che «quella di Riina è stata un’intervista da mafioso. A tratti intollerabile...», ma per la Rai «è difficile accettare l’idea di censura» perché tutti i giorni dimostra la sua correttezza e la sua imparzialità (Martirano, Cds).

Panama Papers/1 David Cameron ammette di avere beneficiato del fondo offshore creato da suo padre e rivelato dai Panama Papers. Dice di avere avuto azioni nel fondo di suo padre Iain Cameron e di averle vendute nel 2010 per 31 mila sterline (circa 40 mila euro) prima di essere eletto. Aggiunge di non sapere se le 300 mila sterline (400mila euro) ereditate alla morte del padre provenivano dal fondo off-shore: «Mio padre non c’è più e non posso chiederglielo», si è giustificato. Intanto il Financial Times rivela una lettera inviata dal premier all’Unione Europea per difendere il mantenimento di scappatoie fiscali che la Ue voleva chiudere e il deputato laburista John Mann chiede che Cameron si dimetta (Franceschini, Rep).

Panama Papers/2 Tra gli italiani dei Panama Papers risulta essere anche Carlo Verdone. Infatti nelle carte dello studio Mossack Fonseca ci sarebbero diversi riferimenti a Verdone e alla sua società offshore, la “Athilith”. Oltre a lui c’è Barbara D’Urso, Valentino Garavani e il suo socio Giancarlo Giammetti, Luca di Montezemolo, il fratello del proprietario dell’Inter Erick Thohir, l’ex pilota di Formula 1 Jarno Trulli, l’ex calciatore uruguaiano Daniel Fonseca (Rep).

Italia Nel rapporto Istat “Noi Italia” si legge che la Pubblica amministrazione italiana nel 2014 ha speso 13.500 euro per abitante, un po’ più della media Ue a 28, ma meno di Francia, Germania e Regno Unito. Nel 2013 la spesa sanitaria pubblica è stata di 2.400 dollari pro capite a fronte degli oltre 3.000 di Francia e Germania. Inoltre gli italiani sono più sani che in passato, migliora la loro alimentazione, bevono meno alcol e fanno più sport. Leggono di più libri e giornali. Però il Pil pro capite nel Mezzogiorno (16.761 euro) è quasi la metà di quello del Nord-Ovest (30.821) e poco cambia se si guarda al Nord Est (29.734 euro). Su base nazionale il reddito medio è di 25.256 euro, il più basso dal 2004. Tantissimi, oltre 2,3 milioni (il 25,7% del totale), sono i giovani 15-29enni che nel 2015 non studiano e non lavorano, ma in calo rispetto al 2014. Sale in compenso nel 2015 la quota di chi, tra i 30-34enni ha conseguito un titolo di studio universitario, il 25,3%. Inoltre gli utenti di Internet italiani sono il 60,2% (circa 34, 5 milioni), contro una media Ue a 28 del 75%. Ma solo il 40,3% si connette quotidianamente (Giovannini, Sta).

Telefonate Uno studio dell’Università di Oxford, analizzando la durata delle conversazioni di 3,2 milioni di telefonini rivela che le donne passano al telefono in media 130 ore all’anno, contro le 100 degli uomini. Non solo: una donna pronuncia complessivamente circa 20.000 parole al giorno (13 al minuto), 13.000 in più di un maschio. Parlando al telefono, ha spiegato Robin Doubar, biologo dell’evoluzione a Oxford, le donne impiegano 2,5 ore in più al mese dei maschi a mantenere le loro amicizie, pur telefonando a un numero inferiore di persone. Gli uomini hanno un maggior numero di contatti, ma se la sbrigano più in fretta (Sabadin, Sta).

Golf/1 Riti scaramantici dei giocatori di golf (è iniziato ieri il torneo Augusta National club, in Georgia): Costantino Rocca mette nella sacca i tee (chiodi di plastica su cui si appoggia la palla) solo di colore rosso; l’irlandese Rory Mcillroy non li vuole gialli; Jason Day, attuale n. 1 al mondo, il cui padre era un violento, prima delle gare deve vedere o sentire i figli e stringere la mano al coach Colin Swatton; Tiger Woods quando giocava di domenica indossava sempre una maglia rossa; l’americano Jordan Spieth pensa sempre alla sua sorellina autistica: «Aver vissuto con lei mi aiuta a rimettere tutto nella giusta prospettiva. Questo è solo un gioco. Io la tensione la combatto così» (Cotto, Sta).

Golf/2 Il golfista americano Bubba Watson è celebre per le sue sfuriate al caddie Ted Scott. Una volta ha dovuto ammettere: «Ho problemi mentali. Ho paura del buio, delle folle e del pubblico. Quando giochi è spaventoso, c’è troppa gente». Ma non solo: «Temo che gli edifici mi cadano addosso, ho paura dei dossi». Il caddie, quando riesce, sta al gioco: «Bubba è un casino, ma è quasi divertente» (ibidem).

(a cura di Daria Egidi)