Il Sole 24 Ore, 7 aprile 2016
Ma il risparmiatore sotto assedio resta fedele al Btp
Sotto assedio, ora per la disinflazione, ora per la volatilità, ora per i rendimenti vicini allo zero o i tassi negativi, il risparmiatore è rimasto fedele al Btp Italia, il solo titolo di Stato indicizzato all’inflazione italiana e, a ben vedere, tra tutti il Btp più italiano.
Ieri il Tesoro ha chiuso la prima fase della nona emissione di Btp Italia, riservata all’investitore privato, con sottoscrizioni a quota 4,232 miliardi. La domanda “retail” è stata buona, nonostante i fattori tecnici fossero ostici: come ricostruisce l’ufficio studi di IntesaSanPaolo, l’inflazione implicita nella curva degli swap Zc Foi ex tobacco resta in territorio negativo fino alla fine del 2016, per risalire fino all’1,2% ad inizio 2024 mentre l’Fmi vede un aumento dell’inflazione con un punto di arrivo per il tendenziale a 1,34% a fine 2020, più graduale contro un consenso di mercato attorno all’1,5%.
Il premio di fedeltà sul primo Btp Italia scaduto lo scorso 26 marzo è stato pagato a sottoscrittori privati che detenevano una quota pari a 1,9 miliardi, il 26% sul totale emesso (7,29 miliardi) e il 50% circa della quota venduta in emissione al dettaglio (4 miliardi equivalenti al 55,8% sul totale emesso). È più che prevedibile che altri investitori privati, almeno tanti quanto quelli con premio, abbiano comprato il primo Btp Italia nei quattro anni di vita del titolo.Vecchi o nuovi, i risparmiatori sono tornati ieri fedelmente a fare la loro parte in occasione della nona emissione.
La fedeltà può dipendere da tanti fattori. In tempi di cedole magrissime, il premio di fedeltà – rimasto invariato al 4 per mille per chi acquista in emissione e detiene fino a scadenza – è sicuramente meglio di niente. Piace poi la certezza del Btp Italia con tasso reale minimo garantito (in questo caso lo 0,40%) e piace anche la cedola semestrale che corrisponde l’eventuale rivalutazione del capitale in base all’inflazione e che protegge contro il rischio di deflazione non consentendo al prezzo di scendere mai sotto la pari. Non dispiacciono alla platea retail altre caratteristiche del Btp Italia: il titolo viene emesso a 100, per facilitare il calcolo del rendimento; si può acquistare da casa tramite l’home banking in modalità trading online; ha una volatilità molto contenuta sul secondario, essendo un titolo privilegiato da cassettisti. È tassato al 12,50%, un vantaggio non da poco rispetto alle obbligazioni bancarie e societarie.
Ma quel risparmiatore che ha scelto di rifugiarsi nelle certezze del Btp Italia, non lo ha fatto solo perchè invogliato da questo o quell’elemento tecnico ma perchè ha sentito il bisogno di costruirsi una protezione e ripararsi, assediato dalle incertezze che serpeggiano sui mercati in questo inizio 2016. La crescita c’è in Italia, in Europa, negli Usa, in Cina e nel mondo ma non è robusta al punto da far stare veramente tutti tranquilli, tanto da cancellare dagli schermi dei traders lo spettro della recessione. I problemi irrisolti del debito dei Paesi emergenti, la volatilità sul mercato dei cambi e delle materie prime sono un continuo pungolo che mina la fiducia nel futuro. Intanto le nubi nere dell’instabilità politica e del populismo si addensano su una serie di grandi elezioni e referendum (prima Brexit, in seguito il voto negli Usa, forse di nuovo in Spagna, e poi in Germania, Francia e Italia) in un periodo storico segnato dal crescente divario tra ricchi e poveri e da un imponente flusso migratorio dai Paesi in via di sviluppo o sottosviluppati. In un rapporto intitolato “A caccia di guai, i rischi economici”, Ing ieri allungava la lista delle vulnerabilità ricordando il nodo della solidità del sistema bancario europeo, il calo della crescita dei profitti societari su scala mondiale, il basso prezzo del petrolio che minaccia la stabilità in Medio Oriente, l’alto debito pubblico un po’ ovunque che frena il potenziale delle politiche fiscali espansive. Il Qe delle banche centrali è una rete di sicurezza che però oltre ad abbassare il costo del denaro ha fatto crollare eccessivamente i prezzi di tutti gli asset, mettendo fuori equilibrio il mondo del credito. In questo scenario, il Btp Italia ambisce a conquistarsi lo standing esclusivo di save haven, lido sicuro.