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 2016  aprile 07 Giovedì calendario

Ricatti, pressioni e dossier: Gemelli e i suoi amici parlavano e agivano così per fare affari

Una donna sotto assedio, la ministra Guidi, che si sente attaccata da tutte le parti, e che litiga ininterrottamente con il suo fidanzato. Dalle intercettazioni viene fuori però uno spaccato di colpi bassi sotto la cintola, di dossier, di ricatti.
«Ci sono le foto di Delrio»
Valter Pastena è un direttore generale della Ragioneria generale dello Stato. Parla al suo amicone Gianluca Gemelli e gli promette rivelazioni contro il ministro Graziano Delrio: «Ti devo parlare da vicino, ma proprio da vicino, molto da vicino... Tutte cose che addirittura ti puoi togliere pure qualche sfizio... ma serio, eh?... Tieni conto che i Carabinieri prima che tu venissi là, sono venuti a portarmi il regalo in ufficio, perché tu non stai attento. Hai visto il caso di Reggio Emilia? Finito ’sto casino usciranno le foto di Delrio a Cutro (un paesino calabrese, ndr) con i mafiosi... Tu non ti ricordi quello che io ti dissi, che c’era un’indagine... quelli che hanno arrestato a Mantova, a Reggio Emilia, i Cutresi, quelli della ’ndrangheta... No, te l’ho detto, perché chi ha fatto le indagini è il mio migliore amico, e adesso ci stanno le foto di Delrio con questi». Pastena fa riferimento all’inchiesta «Aemilia» sul radicamento della ’ndrangheta in Emilia Romagna, nell’ambito della quale il ministro Delrio è stato sentito non da indagato, ma come persona informata dei fatti a proposito di un viaggio nel Comune di Cutro – gemellato con Reggio Emilia, di cui lui era sindaco – avvenuto nel 2009. Da quell’incontro non emerse alcun rilievo nei confronti di Delrio.

«Lotti mi massacra»

14 gennaio del 2015, Gianluca Gemelli illustra all’imprenditore Franco Broggi come vuole crescere nel business: «Federica l’ho messa in croce, gli ho detto: “Senti, figlia mia, ma io non...”. Perché anche l’hanno fatta incazzare Renzi, poi c’è ’sto testa di c... questo qua di Luxottica, come si chiama, Andrea Guerra... che glielo hanno messo a controllare la cosa dell’acciaieria... l’Ilva! E le stanno rompendo... Ho detto: “Senti tu mollali...”. Ora c’è Montezemolo che vuole prendersi l’Ice, però sotto la presidenza del Consiglio, non sotto il ministero dello Sviluppo Economico. Voleva fare la guerra di crociate. Gli ho detto: “Senti fammi ’na cortesia, ’sta cosa, guarda, se tu metti una combinazione, Renzi-Montezemolo, due che mezz’ora di lavoro nella loro vita non l’hanno mai fatta... Fede, fammi una cortesia, fai alla Razzi...”. Allora mi dice: “Cosa, fatti le cazzi tua?”. “Bravissima!” (ride). “Ti devi fare i cazzi tuoi. Ma i cazzi tuoi a trecentosessanta gradi. Mollagli ’sta cosa qua, falli contenti a tutti, tu devi pensare solo a un cristiano... Però m’ha detto: “Gianlu’ io c’ho Luca Lotti che mi sta massacrando... Su ogni cosa di queste ci mette il becco”».
Federica non ha bisogno di pressioni
Gemelli spiega così al suo amico la strategia per risolvere i suoi problemi: «Domani, aperitivo con Montante, il presidente di Confindustria Sicilia, per spingere pure lui sulla questione, perché è una questione mia di principio... Minchia mi fa incazzare... Io domani sono anche da Paolo Quinto, quello che ti ho fatto conoscere.... Gli dico: “Ragazzi, datemi tutti assieme una mano, dobbiamo risolvere ’sta cosa qua”... L’unica che veramente non ha bisogno di pressioni, eccetera, è Federica, però mi rendo conto che c’ha quell’altro cazzone di Lotti addosso».
De Vincenti, il suo incubo
Il 24 novembre 2014, alle ore 19,03, veniva registrata una lunga conversazione tra Gemelli Gianluca e la compagna. Lei si sfoga contro il viceministro Claudio De Vincenti, Pd di provenienza dalemiana: «Da domani mattina, Gianluca, che a te vada bene o a te non vada bene, questo è il mio atteggiamento, perché siccome c’è la mia faccia di mezzo, oltre a tutto il resto... Io stasera ho avuto la riprova che il famoso piano Finmeccanica, va bene, quello di cui tu... anche tu mi hai scritto, eccetera... nessuno, compresa la segreteria di Pier Carlo (il ministro dell’Economia Padoan, ndr) ha avuto il coraggio di dirmi che in realtà l’incontro era in corso. E sai chi c’è andato: De Vincenti! Senza dirmi niente. Al ministero non sa niente nessuno che De Vincenti ci sia andato... E poi... Claudio Descalzi (amministratore delegato di Eni, ndr) che mi dice che venerdì mattina è al ministero per parlare con De Vincenti... che lo ha convocato per parlare di cose di cui Claudio De Vincenti non dovrebbe neanche parlare».
Gli «amici» di Gemelli
A far saltare i nervi alla ministra era stato un articolo dell’Espresso, in cui si cantavano troppo le lodi del viceministro. «Sono incazzata per avermela fatta fare sotto il naso, purtroppo, quando avrei dovuto capire che mi ha preso per il culo per sette mesi... e i tuoi amici c’hanno preso per il culo uguale». Gli «amici» sono Anna Finocchiaro e il suo caposegreteria Paolo Quinto, dominus della fondazione Italianieuropei. Lei è una furia contro il viceministro De Vincenti: «Siccome è, diciamo, amico di quel tuo clan lì, sappi... perché oltre tutto lui lì è uno che sa le cose, quindi prova a prenderci le misure anche tu Gianluca...».

Il «quartierino»

Gemelli prova a rabbonire la fidanzata. Attribuisce parte delle colpe anche al ministro Padoan. Guidi risponde: «Gianluca... ma sai chi glielo ha messo lì Padoan, te lo devo spiegare io? Glielo ha messo... glielo ha messo sempre quel quartierino lì... Cioè non è che ti devo spiegare... Quelle pedine, cioè De Vincenti da me, non è un caso, non è per farmi un favore perché De Vincenti è bravo, capito? Come non hanno messo lì Pier Carlo per fare un favore a Matteo, perché Pier Carlo è bravo...».