Il Messaggero, 7 aprile 2016
Il mistero delle 35 mila persone scomparse in Italia
Chi le ha viste? Sono quasi 35mila le persone scomparse in Italia, ma di queste, “solo” ottomila sono italiane. E sono in aumento. È il lato più oscuro dell’emergenza profughi. Sì perché sono soprattutto stranieri, magari arrivati irregolarmente nel nostro Paese e quindi interessati a far perdere le tracce per passare altre frontiere. E ci sono tra loro tanti bambini, minori non accompagnati che sbarcano ogni giorno in Italia e che per legge vengono accolti nei centri per i minori. Ma è proprio da qui che poi scappano.
LA RELAZIONE
Sono i dati che emergono dall’ultima relazione semestrale del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, presentata al Viminale dal sottosegretario all’Interno, Domenico Manzione e dal commissario straordinario Vittorio Piscitelli.
Secondo questi dati risulta in crescita il numero degli scomparsi in Italia: al 31 dicembre 2015 sono 34.562 (il monitoraggio parte dal 1974), ben 5.328 in più rispetto al 31 dicembre del 2014. La maggior parte sono stranieri (25.857 contro gli 8.705 italiani) e minorenni (21.240, di cui 19.328 stranieri). Un’emergenza, quella dell’aumento dei minori stranieri scomparsi, in linea con il trend europeo. Proprio due mesi fa l’Europol ha lanciato l’allarme: in Europa solo nel mese di gennaio non si ha più traccia di circa diecimila bambini, spariti nel nulla dopo la registrazione alle frontiere.
LE DENUNCE
Il dato più allarmante della relazione è sicuramente l’aumento delle denunce di scomparsa, passate da 149.036 a 166.280 tra il 2014 ed il 2015. Ma cresce il numero delle persone rintracciate: 131.718, ossia oltre 11mila in più rispetto al 2014 e circa il 79% del totale. Un successo che è frutto – ha tenuto ad evidenziare il commissario Piscitelli – di «un gioco di squadra tra istituzioni e società civile. Un sistema il cui coordinamento è stato affidato alle Prefetture dal 2012».
LE CAUSE
A svanire nel nulla sono soprattutto gli uomini: 25.186 (5.644 italiani e 19.542 stranieri) contro 9.376 donne (3.061 italiane e 6.315 straniere). La principale causa di scomparsa, tra il folto numero dei migranti, resta l’allontanamento volontario. Ma chi sono i circa ottomila italiani di cui non si ha più notizia? Persone svanite all’improvviso, la cui sorte resta ancora misteriosa per amici e parenti. Molti restano vittime di incidenti o di aggressioni, altre spariscono volontariamente senza lasciare traccia. O scelgono il suicidio. Oltre 5mila sono maggiorenni e molti gli over 65, alcuni affetti da patologie neurodegenerative come l’Alzheimer. A guidare la classifica delle zone a maggior densità di sparizione è il Lazio, che si conferma la regione con il maggior numero di scomparsi (7.089), seguita dalla Sicilia (6.362), dalla Lombardia (3.562) e dalla Puglia con 3.177 persone ancora da ricercare.