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 2016  aprile 07 Giovedì calendario

Parliamo non di Higuain ma dei suoi 30 gol, del gol in genere nel nostro calcio

Parliamo non di Higuain ma dei suoi 30 gol, del gol in genere nel nostro calcio. I gol diminuirono in modo secco nel ’52-’53 quando Foni, tecnico dell’Inter, portò il calcio all’italiana nelle grandi squadre. Mise un’ala, Armano, a coprire tutta la fascia destra e spostò al centro Blason, raddoppiando i difensori. L’anno prima la Juve aveva vinto il campionato segnando 98 reti, due anni prima il Milan ne aveva segnate 107. L’Inter di Foni vinse segnandone appena 46. Era cominciata una stagione nuova. Da allora, e sono passati oltre 60 anni, solo tre attaccanti hanno segnato 30 o più gol: Angelillo (33), Toni e Higuain (30). In nessun caso i loro 30 gol hanno dato lo scudetto alle loro squadre (vedremo adesso Higuain). Dietro ci sono Pivatelli, Cavani, Di Natale e Ibrahimovic (al Milan) con 29. Anche per loro stesso destino, nessuno vinse il campionato. Per contro si sono avuti scudetti con capocannonieri locali che hanno segnato 9 gol (Elkjaer al Verona), 10 (Matri alla Juve), 11 (Massaro al Milan). Ora, se la domanda è meglio avere uno che segna 30 reti o non averlo, la risposta è chiara, meglio averlo. Ma diventa importante chiedersi perché per vincere in Italia non è indispensabile avere uno che segna tanti gol fuori dall’ordinario. La risposta è complessa ma passa da un ragionamento logico: noi preferiamo dividere i compiti, arrivare al prodotto completo attraverso la somma dei pezzi singoli, senza fare di un giocatore il terminale obbligato. Non dico sia giusto o sbagliato, dico che è il nostro modo di vedere il calcio. Abbiamo sempre privilegiato la squadra. Chi segna tanto è un vantaggio grosso ma anche un riferimento per l’avversario. Se fermo lui, fermo mezza squadra. Noi abbiamo preferito disperdere. Per inciso lo faceva anche l’Olanda. Per questo abbiamo inventato i trequartisti, mezze misure. Per evitare un’unica soluzione. Senza Higuain il Napoli dovrà trovare adesso gol in più da Hamsik, Insigne, Mertens, Callejon, Gabbiadini, Allan, che valgono per statuto più dei gol che hanno segnato finora. Non è obbligatorio lo facciano, ma si può provare sapendo che è normale segnarli. In fondo Sarri l’anno scorso non aveva Higuain e giocava benissimo lo stesso. Sono convinto lo sappia anche lui.