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 2016  aprile 06 Mercoledì calendario

Higuain salterà i prossimi quattro turni. Una squalifica pesante ma in appello l’argentino vuole difendersi da solo, come Maradona nel 1984

Il colpo è stato violentissimo, ma senza l’effetto sorpresa che avrebbe potuto renderlo devastante. Le 4 giornate di squalifica per Gonzalo Higuain, anticipate addirittura a una radio locale dal giudice sportivo Gianpaolo Tosel – vittima di uno scherzo telefonico – erano ormai un segreto di Pulcinella e non hanno dunque frastornato oltre misura il Napoli: apparentemente impassibile davanti alla stangata per «espressione ingiuriosa e gesto irriguardoso». No comment della società, in attesa del ritorno dalle Maldive di De Laurentiis. Per il ricorso non c’è fretta: in mancanza della necessità e dei presupposti legali per un’azione d’urgenza. «Aspettiamo prima di ricevere gli atti, lo inoltreremo nella seconda metà della settimana prossima», ha confermato con studiato distacco l’avvocato Mattia Grassani, dando il suo contributo per far sbollire almeno un po’ la tempesta. È questa, adesso, l’esigenza principale in casa azzurra: tenere nei limiti del possibile la squadra al riparo da una situazione giocoforza esplosiva. I tifosi sono in fermento: domenica contro il Verona mancheranno pure Sarri, Koulibaly e Mertens, a loro volta messi in castigo per un turno, dopo la bagarre di Udine. Il tam tam, in città e sui social network, ha un solo filo conduttore: sintetizzabile nella parola “complotto”. Fervono i preparativi per una “pañolada” di protesta al San Paolo. A Castel Volturno, invece, hanno fatto a gara per simulare una giornata normale, come se nulla fosse. Un tentativo riuscito solo in parte. Si è notata infatti l’assenza in campo del Pipita: che era ovviamente amareggiato e ha ottenuto d’essere esentato dall’allenamento, dopo essere giunto al centro sportivo nell’auto di Valdifiori e aver partecipato alla solita riunione tecnica in sala video, durata una quarantina di minuti.
Sarri ha provato a dare la carica. «Dobbiamo trasformare la nostra rabbia in carica agonistica, per un gran finale di campionato». Higuain si è limitato invece a fare un po’ di lavoro defaticante, in palestra: dolorosa prova generale dell’isolamento che lo aspetta nelle prossime settimane. Allo stato attuale, in attesa dell’esito del ricorso alla Corte sportiva d’Appello, si prospetta uno stop molto lungo (Verona, Inter, Bologna e Roma) per il campione argentino, intenzionato a difendersi di persona davanti ai giudici, come già Maradona nel 1984 per un rosso ad Ascoli: può essere l’addio alla Scarpa d’Oro e al mitico record delle 35 reti di Nordahl. Ma i danni più pesanti rischia di pagarli il Napoli, privato del suo miglior giocatore nella fase cruciale della stagione. Lo scudetto è sfumato e il presidente De Laurentiis l’aveva messo nel conto: rinunciando a intervenire sul mercato invernale e snobbando la trasferta di Udine, nel mezzo del braccio di ferro con la Juve. Il ritorno in Champions, però, è un traguardo che il numero uno azzurro non può fallire.
La difesa del secondo posto passerà attraverso la reazione alla stangata. «Faremo ricorso contro le squalifiche di Higuain e Sarri: ingiuste e comunque eccessive». Il Napoli esibirà un video in cui si vede Irrati avanzare verso il Pipita, che appoggerebbe poi le mani sul petto dell’arbitro solo per fermarlo. «La pena va dimezzata». Il vero obiettivo è però lo sconto di un turno, per riavere l’argentino almeno con la Roma.