la Repubblica, 6 aprile 2016
Scoprire la storia con il letame
Eureka! Un gruppo di studiosi inglesi avrebbe individuato il passo delle Alpi attraverso il quale Annibale entrò in Italia. Le basi? Assolutamente scientifiche: la struttura e le dimensioni del passo, le tracce di sterco equino riscontrate ed altri indizi ancora. In particolare, esaminando campioni di fango, i ricercatori hanno trovato il dna di un batterio molto comune negli intestini dei cavalli e di uova di vermi associati solo agli equini. Tracce così consistenti che possono essere spiegate solo da una massiccia presenza di cavalli. E a quella altitudine l’unica spiegazione possibile sarebbe il passaggio di Annibale e del suo esercito. Non tutti sono però convinti: secondo Patrick Hunt, per esempio la risposta «remains haunting elusive». Esistevano, secondo le conoscenze del tempo di Annibale, tre possibili vie. Quella costiera che era per tutti la più rischiosa; quella detta “di Eracle”: era la più breve e la più facile verso il colle del Monginevro, preclusa però dall’arrivo delle forze di Scipione. Esisteva, infine, un altro tragitto ancora. Continuando per il Grésivaudan e la Combe de Savoie, Annibale avrebbe potuto imboccare le gole della Tarentaise verso la Val d’Aosta. Ma Annibale sbucò, inatteso, nel territorio dei Taurini. Dunque il passo era ancora un altro. Si è pensato spesso al gruppo del Moncenisio. Il Col de la Traversette, nel gruppo del Monviso, è, tra le soluzioni, l’altra più seguita. Che è, appunto, dove si sono trovate le tracce di “sterco storico”. Attendiamo conferme. Se son rose…