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 2016  aprile 06 Mercoledì calendario

Una donna viene pugnalata dal suo ex fidanzato mentre gli mostra la casa

Una mamma di tre figli riversa a terra, sul pavimento di una casa appena ristrutturata. Una scia di sangue che fa supporre che il corpo sia stato trascinato, prima della morte con un pugnale da combattimento conficcato nella schiena. Più in là il corpo di un uomo, apparentemente senza vita. Si scoprirà che era addormentato. Il suo assassino.
Questa la scena del delitto di Poiana di Granfion, frazione di Grisignano di Zocco, Vicenza. La mamma di tre figli, pugnalata, si chiamava Monica De Rossi, aveva 47 anni. L’assassino è il suo ex fidanzato, Davide Tomasi, 37 anni, che dopo il delitto ha cercato di suicidarsi iniettandosi una dose massiccia di insulina. Pare che soffra di diabete. I carabinieri lo hanno portato all’ospedale San Bortolo di Vicenza. Secondo i medici non è in pericolo di vita.
La relazione d’amore tra i due era durata soltanto pochi mesi. Finita in estate. Tanto però era bastato perché lui avesse deciso che non poteva tollerare il distacco. Ha continuato a cercarla, ma senza atti violenti. La sua presenza si manifestava attraverso piccoli regali, messaggi, qualche fiore.
Lunedì i due si rivedono. Il giorno prima, Davide Tomasi l’aveva contattata con la scusa di voler vedere un appartamento. Cercava una casa con il giardino per il suo cane. Monica De Rossi, nata a Verona, da molti anni abitava a Grisignano ed era titolare di un’agenzia immobiliare che portava il suo nome.
Tomasi invece fa l’istruttore in una palestra a Campodoro (Padova), avviata dodici anni fa con un socio. Fino a qualche anno fa partecipava ai campionati veneti di bodybuilding. Lavorava anche nell’azienda edile di famiglia che realizza capannoni industriali. Di poche parole, amava collezionare modellini di aerei e costruiva droni. Il socio non l’ha mai visto con un’arma né tantomeno con coltelli da combattimento.
Monica gli dà appuntamento a mezzogiorno nell’abitazione ristrutturata da poco, manca ancora l’impianto elettrico. Secondo i primi riscontri dei medici legali, il delitto risalirebbe alle tre del pomeriggio. I corpi sono stati trovati alle nove di sera.
L’allarme l’ha dato l’impresario incaricato dei lavori nella villetta, Otello Ancona. Durante la giornata aveva più volte cercato al telefono Monica. Quando è arrivato all’abitazione ha visto la Volkswagen Polo di lei parcheggiata accanto a una Peugeot.
La casa era al buio. L’uomo ha notato le tracce di sangue che portavano a una stanza chiusa a chiave dall’interno. E ha avvertito subito i carabinieri.
Davide Tomasi, piantonato in ospedale dai militari, è in grado di parlare ma per ora ha scelto il silenzio. È stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario premeditato.
Monica lascia tre figli: due maggiorenni di 26 e 22 anni, avuti dall’ex marito, e un ragazzo di 16 anni avuto da un altro uomo.