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 2016  aprile 05 Martedì calendario

Il figlio del caporale nazista diventato re degli affari off shore. Chi è Jürgen Mossack

Berlino Nascosto nello scintillante distretto finanziario di Panama, l’uomo che protegge da decenni gli interessi economici di mafiosi, trafficanti di armi, cartelli della droga o di dittature come la Corea del Nord o l’Iran, è conosciuto come “il tedesco”. Non per il carattere spigoloso, la determinazione d’acciaio o la tendenza a lasciarsi andare ad accessi di ira per i quali si sarebbe fatto notare, scrivono alcuni giornali, nel paradiso fiscale per antonomasia. Il re dei “Panama Papers” è proprio un tedesco. E non lontano da dove abitava trent’anni fa una figura candida come l’ex dittatore, assassino e narcotrafficante spione della Cia, Manuel Noriega, lo studio legale di Jürgen Mossack risulta discretissimo persino nell’architettura. Tre piani appena, in mezzo ai grattacieli lanciati verso il cielo, e grandi vetrate. Possibilmente non da interpretare come una metafora di trasparenza.
Mossack comincia a celare biografie imbarazzanti dietro nomi finti come Harry Potter o Winnie Pooh nel 1977, quando apre il suo studio legale a Panama. Ha lavorato per un po’ a Londra, ma a metà degli anni Settanta torna nel Centro America e decide subito di specializzarsi negli affari opaci che hanno fatto la fortuna di Panama. Apre uno studio che aiuta le società di comodo. Alla “Jürgen Mossack Lawfirm” si aggiunge nel 1986 un socio panamense, Ramon Fonseca Moro. Per un po’ arriva anche uno svizzero, Christoph Zollinger. Che però lascia. Dopo quindici anni. Come confessa alla Sueddeutsche Zeitung, «perché incapace di indentificarmi negli affari off-shore». Meglio tardi che mai.
Scavando un po’ nella biografia dell’uomo che sta facendo tremare il mondo, si scopre però che trafficare segreti è una sorta di business di famiglia. Nato 68 anni fa nella bavarese Fürth, Jürgen Mossack emigra da bambino a Panama con la famiglia apparentemente normale, madre commessa, padre ingegnere meccanico, un fratello e una sorella. In realtà Mossack senior, Erhard, è un ex membro delle Ss delle famigerate “teste di morto” che sogna come tanti sodali una vita più tranquilla nell’America Latina.
È stato rottenfuehrer (caporal maggiore) negli squadroni della morte – molte protagoniste di alcuni dei peggiori crimini nazisti e i loro capi servivano spesso nei campi di concentramento – ma è complicato persino avere dettagli. Ai giornali che li hanno chiesti, i servizi segreti tedeschi Bnd hanno risposto che ci sono documenti su Mossack senior che non possono essere rivelati «perché comprometterebbero la sicurezza della Germania». E la domanda viene spontanea: fu anche una spia della Repubblica federale, dopo la guerra?
Certamente, quando gli alleati lo arrestano a Monaco, alla fine della guerra, Erhard ha in tasca una lista dei pazzi della famosa truppa “Werwolf”, nazisti intenzionati a lanciarsi in una guerriglia postbellica, progetto che non si realizzò mai. Tuttavia, abbandonati i piani di rinascita bruni, Mossack senior si trasferisce con la famiglia a Panama e riesce senza intoppi a entrare nelle grazie della Cia e a mettersi a servizio dello spionaggio anticubano.
Negli anni Settanta, torna in patria con la moglie e due figli, Peter e Marion. Muore di vecchiaia negli anni Novanta. Negli stessi anni, Jürgen resta a Panama e continua a fare affari con Harrry Potter e Winnie Pooh. Ora che dai suoi uffici è uscita una mole di nomi e dati che potrebbe riempire 700mila Bibbie, chissà che non gli sia passata un po’ la voglia di raccontare favole.