la Repubblica, 5 aprile 2016
Ora è ufficiale: Antonio Conte allenerà il Chelsea. Contratto da 20 milioni di euro per tre anni
Conte appointed. Con un titolo minimalista, il Chelsea ha ufficializzato sul suo sito quello che il mondo sapeva già da un pezzo, la nomina del ct azzurro alla guida dei Blues per i prossimi tre anni, al posto di Hiddink. Lo ha fatto alla vigilia del giorno più delicato per Conte: oggi a Cremona il pm Roberto Di Martino sosterrà davanti al gup la requisitoria nel processo sul calcioscommesse. E, per gli imputati come Conte che hanno scelto il giudizio abbreviato, presenterà già le richieste di condanna. Per il ct, considerate le aggravanti e le attenuanti generiche e lo sconto di un terzo della pena per il rito speciale, la pena proposta può oscillare fra i 4 e i 7 mesi. La sentenza è attesa già il 21 aprile, ma può slittare alle udienze succesive (9 e 10 maggio).
Conte, volato a Londra per la firma, guadagnerà 6,5 milioni di euro a stagione più bonus. Nel contratto anche un maxipremio da 5 milioni di sterline (poco più di 6 milioni di euro) per la vittoria della Champions League. Prima, però, il Chelsea deve tornarci: l’anno prossimo non giocherà le coppe. Con Conte sbarcano a Stamford Bridge il fratello Gianluca, Angelo Alessio e Massimo Carrera, il preparatore atletico Paolo Bertelli, il collaboratore tecnico Mauro Sandreani. Le sue prime parole inglesi saranno le uniche fino a luglio: «Sono entusiasta della prospettiva di lavorare al Chelsea e orgoglioso di allenare la Nazionale del mio paese: solo un ruolo carico di attrattive come quello di manager del Chelsea poteva seguire quello da ct. Non vedo l’ora di incontrare tutti nel club e di affrontare la sfida quotidiana per la Premier, il Chelsea e il calcio inglese sono seguiti ovunque vai e la mia ambizione è di raggiungere altre vittorie dopo quelle ottenute in Italia. Sono felice che abbiamo dato l’annuncio adesso così tutto è chiaro e possiamo porre fine alle speculazioni. Continuerò a concentrarmi sul mio lavoro con l’Italia e tornerò a parlare del Chelsea solo dopo l’Europeo». Nella lista della spesa presentata ad Abramovich c’è un nome in più, quello di Gonzalo Higuain.
Messo un tassello sul suo futuro, il ct vuole ora uscire dal processo in cui è imputato per frode sportiva. L’accusa riguarda la partita AlbinoLeffe-Siena del 29 maggio 2011, ultima di B: i toscani, allenati da Conte e già promossi, persero 1-0. Il pm gli contesta un reato omissivo: non aver impedito la combine. Per il codice penale, non impedire un evento che si ha l’obbligo giuridico di impedire equivale a cagionarlo. E l’obbligo a cui si riferisce il pm è nelle pagine del contratto nazionale degli allenatori: «salvaguardare la condotta morale dei calciatori» e vigilare perché mantengano «una condotta consona ai principi di lealtà e probità». A meno di un mese dalla sentenza, l’Italia si radunerà a Coverciano. Con un ct libero di pensare all’Europeo, oppure condannato in primo grado e ancora nel tunnel.