ItaliaOggi, 2 aprile 2016
Come pensa di cambiare l’Unità per uscire dalla crisi
L’Unità vuole mettere un cappello sopra l’Unità.tv, perché oggi come non mai un quotidiano cartaceo ha bisogno di contenuti e video online per crescere. Però, nel caso dello storico giornale del Pd, che l’Unità in edicola ricomprenda anche l’omonimo sito non è scontato visto che, dopo molte traversie e un fallimento, l’edizione cartacea fa capo oggi alla nuova società Unità srl controllata da Massimo Pessina e Guido Stefanelli (che ne è anche a.d.) mentre l’edizione online è interamente posseduta dal Partito democratico tramite Eyu (che peraltro ha anche il 19% circa di Unità srl).
Verso la seconda metà di aprile, poi, ci sarà l’acquisto formale della testata (che è la stessa sia su carta su internet) da parte di Stefanelli e Pessina. Finora, i due imprenditori l’hanno avuta solo in affitto. In quell’occasione, dovrà essere versata la prima tranche di pagamenti, circa 3 milioni da cui detrarre quanto già pagato per l’affitto della testata (oltre 800 mila euro) e altre eventuali spese sostenute per migliorie. L’offerta complessiva è invece di dieci milioni di euro.
Quando il passaggio di proprietà sarà formalizzato e il nuovo piano industriale sarà definito nei dettagli, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, anche i rapporti tra Unità e Unità.tv verranno «normalizzati» e tra Unità srl e Pd si cercherà di formalizzare un legame editoriale (ma senza cambiamenti nelle rispettive compagini azionarie).
Chissà se, a quel punto, i due non troveranno un accordo perché la società del partito continui a utilizzare il marchio di Unità srl, magari pagando e attingendo da quel milione e mezzo che il segretario e premier Matteo Renzi ha riservato al giornale dalla raccolta fondi ottenuta con il 2x1000 e con varie iniziative a sostegno del partito, come reso noto in passato dal Corsera.
Al momento tra Unità e www.unita.tv ci sono già sinergie editoriali, come lo scambio di articoli, e dalla gerenza del giornale risulta direttore operativo del quotidiano Simone Torrini, che siede in contemporanea nel cda di Eyu in rappresentanza del gruppo Piacentini, costruttori ed editori del quotidiano Prima Pagina di Modena. In settimana, poi, durante la trasmissione Otto e mezzo su La7 Mario Lavia dell’Unità.tv è stato presentato come vicedirettore dell’Unità, anche se la qualifica è stata smentita da Unità srl, ricordando che il vicedirettore è Vladimiro Frulletti.
Dunque, il nuovo corso del quotidiano diretto da Erasmo D’Angelis e confezionato da una trentina di giornalisti della vecchia gestione (mentre il resto della redazione non è stato reintegrato) scommette su una collaborazione più stretta con il suo sito omonimo tra articoli web e video in streaming, anche se allo studio ci sono in aggiunta trasmissioni radiofoniche, sempre da seguire in streaming. Unità.tv manterrà comunque la sua redazione e l’Unità cartacea la propria. Quest’ultima, in particolare, verrà coinvolta nel restyling del quotidiano cartaceo che ha in programma un rimpicciolimento del formato e il lancio di nuovi dorsi. L’idea di fondo è quella di un giornale più di approfondimento, che il lettore abbia interesse a conservare, un po’ sulla falsariga della già sperimentata «settimanalizzazione» dei quotidiani. In particolare, l’Unità progetta nuovi inserti incentrati sulla moda, l’economia e un altro ancora su tematiche legate al lavoro e al sociale per cui si fa il nome di Tiziano Treu, docente universitario ed ex ministro del lavoro con Romano Prodi presidente del consiglio.
Una volta a regime con le novità editoriali, poi, l’ex organo ufficiale del Partito comunista italiano punterà ad avvicinarsi al break-even dei conti già da quest’anno. Mentre il 2015, secondo le previsioni, chiuderà con una perdita contenuta.