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 2016  aprile 03 Domenica calendario

L’assessore che vernicia un’auto in divieto di sosta. Succede a Milano

«Un gesto forte. Sapevo che sarei stata linciata. Mi aspettavo che la discussione si aprisse sul fatto che è inaccettabile che qualcuno si arroghi il diritto di rendere insicura anche la scuola». L’assessore ai Lavori pubblici Carmela Rozza sa bene che la migliore difesa è l’attacco. La sua pennellata – «pittura lavabile, la portiera è stata subito pulita», precisano dal suo staff – con vernice bianca sulla fiancata dell’auto in divieto di sosta che impediva il lavoro delle squadre di volontari, scesi in campo per il cleaning day, è diventata virale su tutti i siti internet e i blog.
«È stato un atto di ribellione a un gesto di arroganza cui purtroppo continuiamo ad assistere ogni giorno», replica lei. Ma nella giornata di campagna elettorale piovono critiche dai candidati di destra e sinistra. C’è chi derubrica il reato di danneggiamento come «gesto dadaista». Chi ironizza: «Sembra di essere nel Mondo all’incontrario di Gianni Rodari – dice il presidente del Consiglio comunale e candidato sindaco della sinistra radicale, Basilio Rizzo —. La Rozza, che è tra i più severi censori di chi imbratta, accusata di avere imbrattato...».
Si dice «senza parole» Stefano Parisi, candidato del centrodestra: «Una cosa è cercare di lavorare per eliminare i comportamenti irregolari, un’altra rovinare l’auto di un privato». Riccardo De Corato (FdI-An) si accoda: «Dopo Scherzi a parte, siamo alle comiche. Una sceneggiatura da film». Corrado Passera parla di «comportamento inqualificabile».
La sinistra si divide. Con l’avvocato dei centri sociali e consigliere comunale di Sel Mirko Mazzali che riprende l’assessore: «O pulisci, o sporchi, o sei di sinistra o sei di destra, o sei per la panna o per il cioccolato. Però se sei una persona che amministra non puoi farti giustizia da solo infliggendo sanzioni». E Giuseppe Sala, candidato del centrosinistra, puntualizza: «Un gesto inappropriato resta tale anche se è la reazione a un comportamento incivile. Noi dobbiamo dare esempi positivi, sempre e comunque». Mentre Sergio Scalpelli, ex assessore della giunta Albertini ora sostenitore di Sala, lancia l’hashtag #IostoconCarmelaRozza.
Per dovere di cronaca va detto che ieri mattina, in via Monviso, si è tentato l’impossibile per togliere di mezzo la berlina grigia metallizzata parcheggiata sul marciapiede che è anche spazio giochi. L’auto era d’ostacolo al lavoro di bambini e adulti, impegnati come altri 1.400 volontari nella pulizia dei muri di 60 scuole. È stata chiamata la Polizia locale. Ma è risultato impossibile rimuovere il mezzo. Il marciapiede infatti è protetto, per la sicurezza dei bambini, da transenne. E l’auto, ignorando i divieti, s’era infilata a marcia indietro utilizzando l’ingresso disabili. Il proprietario è stato invano cercato dalla Centrale operativa dei vigili.
Durissima la coordinatrice lombarda di Forza Italia Mariastella Gelmini: «Un gesto di intolleranza, un esempio di esercizio arbitrario del potere». Ma Rozza ribatte: «Forse questo signore ha voluto seguire l’esempio della Gelmini che, per protesta contro l’uso di multe ritenuto eccessivo, si è fatta immortalare di fronte ad auto in sosta vietata quasi a difendere la scelta dei proprietari. Lì ci sono i giochi dei ragazzi. Non credo che ci sia una mamma che possa pensare di mandare il suo bimbo a scuola quando rischia di essere investito».