La Gazzetta dello Sport, 4 aprile 2016
Andrea contro Andrea: il pasticcio della Ducati tra scuse e divisioni
Il podio era ormai andato, un po’ come in Qatar: lì, a pochi decimi, ma imprendibile. Poi, proprio davanti ai suoi occhi, Iannone ha fatto “harakiri”, ha travolto Dovizioso in un sorpasso impossibile e Valentino Rossi si è ritrovato al secondo posto. «Se non si fossero toccati, non sarei salito sul podio» ammette Valentino, protagonista di una gara a due faccia: ottima, fantastica, super competitiva nei primi dieci giri; difficile, in difesa, opaca, senza nessuna possibilità di attaccare dopo il cambio moto/gomme. È stata quella la chiave del suo GP di Argentina. «Cosa è cambiato tra prima e seconda moto? Non lo so, anche perché di solito le mie M1 sono identiche, non riesci a trovare la differenza. Ho avuto qualche problema con le gomme, forse non le ho scaldate al meglio, sta di fatto che uscendo dalla corsia dei box, sono finito subito fuori traiettoria alla prima curva e quasi cado alla sei. Non riuscivo a guidare come nella fase iniziale, ma non pensavo nemmeno di essere messo così male. Invece, la moto peggiorava giro dopo giro, sbagliavo in accelerazione e mi sono venuti a prendere».
Eppure, nella prima parte Rossi aveva fatto impazzire i tanti appassionati argentini: sembrava alla sua portata anche la vittoria. «Nei dieci giri iniziali ero veloce, ho pensato anche che si potesse vincere,. Con Marquez è stata una bella battaglia e con moto dalle caratteristiche differenti è stato una sfida divertente. Purtroppo è durata poco, ma alla fine è arrivato il podio, importante per la mia squadra, per la Yamaha e, soprattutto per la classifica».
Lì, invece, è velocissimo Marc Marquez, vincitore dal 2013. E arrivarci con un successo è certamente positivo. «Nella prima parte – racconta – non mi sentivo bene: mi sono detto di non esagerare. Con la seconda ho spinto subito con la gomma nuova e sono andato forte, nonostante perdessi tanto in accelerazione. Ma il telaio è ottimo, siamo efficaci in ingresso curva e percorrenza: la Honda e il team stanno lavorando forte, stiamo recuperando. Austin e gli Stati Uniti (è imbattuto lì, n.d.r.) mi portano bene, ma non si possono fare pronostici adesso». Poi, una battuta sulla sfida con Rossi nella prima parte della gara. «Una bella battaglia, divertente, positiva per lo spettacolo».
Non è stato invece un bel vedere l’errore di Andrea Iannone. «È andata così: io sono molto dispiaciuto per quello che è successo, non lo volevo assolutamente fare. Stare fuori dal podio dopo una gara così è veramente un peccato: quando sono scivolato ho preso anche Dovizioso, mi spiace molto per tutta la Ducati, il mio team. È una cosa molto negativa: quando accadono queste cose ci sono poche parole da dire». Dovizioso: «Non è ancora nemmeno venuto a scusarsi. Comunque quello che penso di Iannone l’ho già detto in passato e ora lo confermo». Andrea replica: «Lo farò di sicuro».