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 2016  aprile 04 Lunedì calendario

Ultimo capitolo (speriamo) della faida Muccino. Gabriele picchiava la moglie, Silvio lo ha difeso con una falsa testimonianza e ora si pente in diretta tv

Da Massimo Giletti va in onda il nuovo capitolo della saga familiare dei fratelli Muccino. Un’incomunicabilità che va avanti da anni, fatti privati che diventano pubblici, Gabriele spesso va all’attacco – mezzo preferito i social network —, Silvio che non risponde quasi mai.
Ora è il più piccolo dei fratelli (hanno 15 anni di differenza, 33 contro 48) a parlare e le parole sono macigni. All’origine del volontario allontanamento di Silvio dalla famiglia infatti ci sarebbero le violenze rivolte da Gabriele alla ex moglie Elena Majoni. All’Arena di Giletti Muccino jr. turba il placido pomeriggio di sole a tratti e gol a pioggia: «Sua moglie Elena spesso mi raccontava che lui veniva alle mani. Ci sono stati ripetuti episodi di violenza domestica. Un’estate, nella casa di campagna di Gabriele, lui era nervoso e andò in camera da Elena. Quando mi avvicinai alla porta la vidi uscire con una mano sull’orecchio e le lacrime agli occhi. Non sentiva più niente: uno schiaffo le aveva perforato un timpano. Ha dovuto subire una timpano-plastica per riacquisirlo in parte». Uno schiaffo – spiega ancora Silvio – anche alla carriera di Elena, che di professione fa la violinista: da quel momento niente è stato più come prima. Silvio racconta anche di non avere avuto il coraggio di dire la verità quando si è trovato davanti ai giudici: «Sono stato indotto a mentire e ho negato questo schiaffo davanti ai pm. La mia famiglia ha fatto figurare che fosse un incidente avvenuto in piscina. E alla fine io ho reso falsa testimonianza. Era una mia responsabilità e scelsi la mia famiglia anziché la verità, non me lo sono mai perdonato, avevo 24 anni e feci crac».
Silvio taglia i ponti con la famiglia. È l’ennesimo capitolo di una lite familiare che si prolunga da otto anni. Anni in cui è stato soprattutto Gabriele a parlare, disperandosi per l’allontanamento del fratello, di cui dà colpa a Carla Vangelista, scrittrice e sceneggiatrice con cui Silvio collabora da tempo: «una manipolatrice» che «gestisce il fratello come un pupazzo». Dopo anni di attacchi, pochi giorni fa ha fatto marcia indietro chiedendole scusa.
Il perché lo spiega ancora Muccino: «C’era una causa per diffamazione in corso, Carla non ha mai chiesto soldi, solo scuse». E riflette ancora: «Il malessere subito in famiglia è stato elaborato in maniera diversa fra me e Gabriele. Lui l’ha portato fuori, anche con atteggiamenti fisicamente violenti. Spero che questa sia la parola fine sulla vicenda. La verità rende liberi».