la Repubblica, 2 aprile 2016
Il tonno rosso in realtà è blu
Il tonno rosso, il cui nome deriva dal fenicio than che significa animale di grossa taglia, è effettivamente grosso ma blu. Tranne la seconda pinna dorsale che è rossiccia. Quando nuota, il tonno ritira dentro tutte le pinne che sporgono, per essere più idrodinamico. Resta da capire a cosa serva una pinna se non a nuotare, ma il tonno, si sa, non è famoso per il suo acume. Piuttosto per la prelibatezza delle sue carni, ingredienti fondamentali di sushi e sashimi. Così, da sempre, vive fuggendo. Per riprodursi, sceglie le calde acque del Mediterraneo, dove arriva in primavera. Il suo amore per la bella stagione è determinato dal fatto che il tonno è l’unico pesce a sangue caldo, e quindi sensibile alle variazioni di temperatura. Si sposta a una media di 30 chilometri l’ora, ma può arrivare anche a 70, in banchi composti di migliaia di individui. Quando è il momento, le tonne si avvicinano alla costa e senza smettere di nuotare, si mettono su un fianco. I tonni che le seguivano speranzosi, a quel segnale accelerano e le raggiungono. Si coricano sul fianco opposto e in pochi secondi le inseminano. Compiuto il proprio dovere, e scampati ai pescatori, i tonni raggiungono di nuovo l’Atlantico. Resta da capire perché migrino al caldo in estate e verso il freddo in inverno. Ma i tonni, si sa...