La Stampa, 1 aprile 2016
Mezza serie A di basket è finita sotto inchiesta
Mezza serie A è sotto inchiesta. Nei giorni in cui la Procura della Federbasket deve risolvere la patata bollente Siena – con il rischio di cinque scudetti revocati senza riassegnazione – e la Federazione non abbandona la linea dura nei confronti dei club intenzionati a disputare l’Eurocup, emerge il caso dei contratti di immagine e scouting. Un argomento che due mesi fa fu al centro di un’inchiesta legata al calcio, quando l’indagine Fuorigioco portò ad indagati eccellenti come Adriano Galliani, Aurelio De Laurentiis e Claudio Lotito, e che invece per il basket nasce dopo l’autocertificazione richiesta ai club dalla Commissione tecnica di controllo federale.
Convocazioni federali
Nel caso della serie A di basket la situazione non sarebbe allarmante, tuttavia restano le convocazioni – nelle prossime settimane – per nove club, dai campioni d’Italia di Sassari fino alla neopromossa Torino. Le società verranno sentite dal Procuratore federale Marco Lucente, che approfondirà l’utilizzo dei contratti di immagine: gli accordi di cessione dei diritti di immagine prevedono una tassazione (4%) inferiore rispetto ai rapporti di prestazione sportiva (43%) riconosciuti dalla Fip. Mentre l’Enpals quantifica la congruità fiscale degli accordi di immagine (legati all’impiego del tesserato per campagne legate al club o agli sponsor) fino al 40% dell’importo complessivo del contratto. In caso di irregolarità, i club e i giocatori rischierebbero sanzioni.
La questione Eurocup
La vicenda s’intreccia con lo scioglimento al vertice della Legabasket, a cui è stata tolta – dalla Fip – la delega per organizzare il campionato. Un modo per esautorare il presidente Ferdinando Marino, le cui dimissioni dalla Lega sono attese il 15 aprile (si candiderà a sindaco di Brindisi). Per questo la Confindustria del basket ha espresso un comitato di tre saggi – il presidente di Pesaro Ario Costa, l’ad di Torino Massimo Feira e il procuratore della Virtus Bologna Sandro Crovetti – che lavoreranno per riportare il sereno nei rapporti con la Fip, e mercoledì incontreranno il presidente Giovanni Petrucci. Al tempo stesso, però, resta la diffida federale per Reggio Emilia, Sassari e Trento, iscritte all’Eurocup: la Federbasket non vuole rischiare l’esclusione della Nazionale dagli Europei – minacciata dalla Fiba per i Paesi con club «ribelli» – e attende la retromarcia dei dissidenti. L’opera di diplomazia è appena all’inizio.