Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2016  aprile 01 Venerdì calendario

La Polonia vieterà l’aborto. L’ha detto il premier Szydlo

Nella cattolica Polonia l’aborto dovrà essere totalmente proibito. È la nuova linea della maggioranza di governo nazionalconservatrice, giunta al potere dopo aver vinto le legislative del 25 ottobre. La premier Beata Szydlo lo ha detto in un’intervista radiofonica, schierandosi a favore della raccolta di firme per raccogliere almeno 100mila adesioni e chiedere una decisione del Parlamento.
Già oggi, le leggi polacche sull’interruzione di gravidanza sono tra le più restrittive e severe d’Europa, insieme a quelle in vigore in Irlanda e a Malta. Attualmente se una donna richiede di abortire può farlo esclusivamente in casi estremi: se il feto ha malattie o malformazioni gravissime o incurabili, in caso di gravidanza causata da stupro o incesto o se la vita della madre è in pericolo. Adesso per il governo guidato dal PiS, il partito Legge e giustizia, il cui leader storico è Jaroslaw Kaczynski, tali regole vanno riviste: chiunque pratica o si fa praticare l’aborto dovrà essere punito con pene fino a 5 anni di reclusione. E l’interruzione di gravidanza potrà essere concessa unicamente se gravidanza e parto comportano pericoli per la vita della madre.
«È la nostra promessa agli elettori richiamarci in tutto alle nostre tradizioni cristiane», dicono i dirigenti del PiS e i media a loro favorevoli. La premier Beata Szydlo ha comunque chiesto che i legislatori del partito di maggioranza, quando si andrà al voto al Sejm (la decisiva Camera bassa del Parlamento) decidano liberamente secondo coscienza. Ma poi ha subito aggiunto: «Nel dibattito sull’interruzione di gravidanza ci occorrono saggezza politica, ed è giusto ascoltare la ragionevole voce della Conferenza episcopale polacca». Quest’ultima, che è di fatto in rotta su tutti i grandi temi con Papa Francesco, ha appena chiesto un divieto totale dell’aborto, «in nome della difesa incondizionata dei diritti del nascituro».