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 2016  marzo 31 Giovedì calendario

Il naufragio di Piero Chiambretti

Se i naufraghi si giudicano dal mare in cui sono finiti, allora non c’è dubbio, il peggior naufragio dell’anno è quello di Grand Hotel Chiambretti. Che uno dei personaggi un tempo più geniali della nostra Tv sia finito a fare il lobby boy dell’Isola dei famosi nell’edizione più trash di sempre, si sia ridotto a fare il Biscardi dell’Honduras in una specie di processo del martedì con tanto di fasi salienti della puntata, è una cosa che prima fa tristezza e poi nient’altro, si è già cambiato canale. Probabilmente era l’unico modo per salvare la baracca, e allora anche Pierino ha fatto come la Ventura, qualunque cosa pur di non scomparire. Ventura, Bonolis, Chiambretti… nei rari momenti in cui non parla spagnolo, l’ex Grand Hotel Canale 5 si sta trasformando in un sinistro castello dei fantasmi, in una inconscia autobiografia terminale.
Del tocco che fu Chiambretti ha conservato il gusto per i freak e per il pecoreccio, laddove l’Isola gli dà una sciagurata mano, un’insalata tette, culi, piselli e bollini, pupe, secchioni, squinzie che non potendolo fare ai Caraibi si spogliano direttamente in studio, una dea più bondage che bendata, il sirenetto Cristiano Malgioglio depositario dei peggiori doppi sensi. “Le piace il cazzotto del pugile Fragomeni?” “Quando era lei sull’isola ha visto molti uccelli strani?”. Per chi si ricorda di che cosa è stata la Tv di Chiambretti, davvero un colpo basso. Tanto valeva travestirsi da Umberto Smaila, e rifare Colpo grosso.