Corriere della Sera, 31 marzo 2016
Trappole per animali, ma questa volta solo per fotografarli come sono davvero
«La natura e gli animali come non li avete mai visti» lo si diceva promuovendo meravigliosi documentari o straordinari reportage fotografici, frutto di interminabili appostamenti, tempi vuoti e duro lavoro di tecnici, operatori e ricercatori. Oggi la tecnologia consente di andare oltre e di regalarci immagini della natura non «come non l’abbiamo mai vista», ma «com’è». Le fototrappole non hanno bisogno della presenza dell’uomo ed è così che ci regalano la natura più vera e spontanea. È come un sipario che si squarcia e ci appaiono i protagonisti nel loro ruolo più naturale. La leonessa che avanza, la iena che passa furtiva, l’elefante che traffica con la proboscide nel fango sono semplicemente lì, a fare la loro vita, la loro ordinaria attività. Di giorno e di notte. Non c’è in loro alcuna tensione, nessun muscolo contratto di chi è allarmato dall’odore dell’uomo o da un rumore anomalo. Un grandioso spettacolo ma senza un regista. Per una volta, l’uomo non c’è. Ed è così che potremo saperne di più di animali difficili da studiare magari perché rari o elusivi o presenti solo in aree remote. Il fototrappolaggio infatti è già di grande supporto alle ricerche faunistiche e ai progetti di censimento e di stima della consistenza delle popolazioni. Possiamo anche capire di più del comportamento animale, osservandolo direttamente in natura, per tutto il tempo necessario. Si possono leggere emotività e sentimenti che accompagnano le interazioni fra gli individui. Insomma è come avere un riflettore sempre puntato sulla natura senza alcuna interferenza. Si può disporre di una documentazione dunque preziosa che andrà via via perfezionandosi per rispondere sempre meglio alle necessità della scienza o anche semplicemente alla curiosità di tutti. Come? Andando oltre alla sola visione, registrando anche odori, suoni e tutti gli stimoli naturali che provengono dagli animali e dall’ambiente. Accadrà in un futuro vicino. Sarà così completa la nostra partecipazione alla vita naturale e alla conoscenza di altre menti. Questo sarà il futuro che renderà perfetto il tuffo virtuale nella natura.