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 2016  marzo 29 Martedì calendario

Andrea Atzeni, il fantino da 6 milioni di dollari. La mamma lo sognava laureato, il papà pastore, mentre lui voleva solo correre con i cavalli. E aveva ragione

Per quattro anni, a ogni Natale e per ogni compleanno, chiedeva ai genitori lo stesso regalo: «Compratemi un cavallo, da grande voglio fare il fantino». La mamma voleva un figlio laureato, ma Andrea Atzeni l’aveva già deciso che non sarebbe mai andato all’università. E ha insistito con la richiesta. Quando aveva dieci anni il padre ha perso la pazienza e ha dovuto accontentarlo: ecco il primo pony. Da allora è stato davvero un galoppo trionfale: 500 gare vinte da professionista, ora è il primo fantino della prestigiosa scuderia dell’emiro del Qatar. Sabato, nel giorno del suo 25° compleanno, si è fatto il regalo più ambito da tutti i jockey: il trionfo da 6 milioni di dollari alla Sheema Classic di Dubai. 
Andrea Atzeni ha iniziato il suo gran premio in un paesino al centro della Sardegna. Il padre fa il pastore e per il figlio che non aveva intenzione di studiare, l’unica possibilità era prendersi cura del gregge. Ma lui preferiva i cavalli. La stampa anglosassone, che di purosangue e fantini se ne intende, considera questo giovane l’erede del celeberrimo conterraneo Frankie Dettori. Tra loro, che sono amici solo fuori dagli ippodromi, c’è una grande differenza: Andrea Atzeni ha fatto la gavetta partendo da quel sogno, mentre il baronetto (l’italiano più famoso nel Regno Unito, ospite fisso delle cene di gala a Buckingham Palace) ha trovato la strada già spianata dalle vittorie del padre. «Io non ho mai cambiato idea, la passione è cresciuta col passare del tempo. Quando ero piccolo non potevo immaginare tutto questo, ma ci ho creduto davvero. Ho rinunciato agli studi e ho deciso di emigrare per coltivare la passione e avere l’opportunità di partecipare a gare di alto livello». 
Quando ha iniziato a vincere gare prestigiose lo chiamavano “il fantino povero”, ma adesso questo soprannome davvero non gli si addice più. Il 2006, l’anno del debutto nel tempio dell’ippica di Newmarket, ora sembra proprio lontanissimo. Andrea Atzeni è una star, con tanti trofei conquistati: dal “King George” di Ascott al “St. Leger” di Doncaster, il più antico Gran Premio del mondo. «Sono un testardo, proprio come tutti i sardi, e questo mi ha aiutato molto nella carriera. C’è voluto anche altro, ovviamente: costante impegno, fatica, abnegazione e tante rinunce. Ogni giorno lavoro per migliorare, perfezionarmi, farmi trovare pronto anche per gli ingaggi più importanti».